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Lo spread sotto 300, le banche risorgono, la Borsa rimbalza

Wikimedia - Paolobon140

Seduta brillante per i listini europei, che chiudono in rialzo ma sotto i massimi di giornata, dopo il rallentamento di Wall Street. La Borsa americana ha aperto ben intonata, ma al momento frena con il Nasdaq trascinato in basso da Amazon, in calo in misura superiore al 4%. Va in rosso anche la Borsa di San Paolo, partita a razzo, all’indomani della vittoria del candidato di destra Jair Messias Bolsonaro alla presidenza del Brasile.

Bene Francoforte +1,20%, poco sensibile al deludente risultato della Cdu alle elezioni in Assia. La decisione di Angela Merkel di ritirarsi dalla politica nel 2021 e di non correre per la presidenza del partito pesa invece sull’euro, che si mantiene debole contro il dollaro sotto quota 1,14. Salgono Londra +1,25%; Madrid +1%; Parigi +0,44%.

Piazza Affari segna la performance continentale migliore e rivede i 19mila punti: +1,91%,19.039. Regina del listino è Stm, +5,62%, che recupera parte delle perdite della scorsa ottava dopo la promozione di Ubs da sell a neutral.

Le banche brindano alla decisione di Standard & Poor’s di mantenere BBB il rating sull’Italia, pur rivedendo in negativo l’outlook. Per la stessa ragione si fermano in rally anche i titoli di Stato. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 297.60 punti base (288 il minimo di seduta) e il rendimento al 3,35%. Domani si svolgeranno le aste a medio lungo in cui il Tesoro offrirà agli investitori fino a 5,5 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e in Ccteu. Oggi intanto sono stati collocati tutti i sei miliardi di euro di Bot semestrali, con il tasso in calo. Il rendimento medio è sceso a 0,159% da 0,206% del collocamento di fine settembre. Sostanzialmente stabile la domanda che ha raggiunto i 9,618 miliardi di euro contro i 9,857 miliardi di euro dell’asta del mese scorso, con un rapporto di copertura pari a 1,6 contro 1,64 precedente.

Tornando in Piazza Affari: fra le banche le migliori sono Banco Bpm +5,01%; Bper +4,41%; Unicredit +4,32%. Fuori dal paniere principale brillano Mps, +7,62% e Banca Carige +6,52%. Si ricorda che il titolo della banca senese è stato riammesso in Borsa il 25 ottobre dell’anno scorso a 4,1 euro per azione e oggi ne vale 1,525. Secondo il Corriere della Sera, in questi 12 mesi lo Stato italiano ha perso con quest’operazione circa 3,6 miliardi di euro, quale risultato della minusvalenza dell’attuale capitalizzazione. Il Tesoro possiede il 68,247% del capitale. In netto rialzo Telecom +4,36% e Mediaset +3,95%.

Ben intonato il settore auto su tutte le borse mondiali, a seguito dell’indiscrezione di Bloomberg che la Cina sta considerando un taglio delle imposte sulle auto, per rivitalizzare il comparto, danneggiato dalla guerra commerciale. A Milano la notizia sostiene Brembo +3,13%; Fca +1,72%; Pirelli +1,63%. Ottima performance per Cnh +3,49%. Piatta Ferrari, +0,05%.

Atlantia guadagna lo 0,91% dopo il closing per Abertis.

Sul fronte vendite la maglia nera va a Leonardo, -1,85%, a causa della tragedia avvenuta sabato in Inghilterra, quando un elicottero realizzato dal gruppo italiano si è schiantato al suolo nei pressi dello stadio del Leicester City FC, uccidendo i cinque passeggeri tra cui il presidente del club, Vichai Srivaddhanaprabh.

Deboli Moncler -1,42%; Luxottica -0,58%.

Fra le materie prime è poco mosso il petrolio, tipo Brent a 77,63 dollari la barile. Oro in frazionale calo in area 1226 dollari l’oncia.

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