X

Eolico offshore: Saipem completa in Normandia un parco da 500 Megawatt. Più di 700 mila persone riceveranno energia dal vento.

piqsels.com

500 MW di eolico per il consumo domestico di circa 770.000 persone. Saipem taglia il traguardo di un nuovo parco offshore in Normandia, a Fécamp. I lavori erano partiti due anni fa. Lavori a tempo di record dell’impresa italiana riunita in consorzio con la francesee Bouygues Travaux Publics e l’olandese Boskalis . L’annuncio di Saipem è avvenuto con il completamento dello zavorramento delle fondazioni GBS: GravityBased Structures. La sinergia con i partner stranieri prevedeva lavori di progettazione, costruzione e installazione delle imponenti strutture di sostegno. Ne sono state costruite 71 ed ognuna ha un peso di circa 5 mila tonnellate con un altezza variabile tra 48 e 54 metri. Nonostante la tempistica accelerata, restano da fare ancora lavori di finitura e di ispezione e la posa di pietrame intorno alle basi. In quest’ultimo lavoro è specializzata Boskalis.

L’eolico offshore è nel futuro dell’Europa.

Il traguardo nello sviluppo dell’eolico offshore in una zona particolarmente favorevole dimostra come anche un Paese come la Francia, che ha fondato la sua forza energetica sul nucleare, stia andando in direzione degli obiettivi europei sulle rinnovabili. Prendono piede anche i cosiddetti EPCI (Engineering, Procurement, Construction and Installation) sia in ambito di installazioni fisse che flottanti. Questo conferma – dice una nota di Saipem –il focus industriale dell’azienda sulla transizione energetica e l’impegno nel percorso verso un futuro sostenibile. La Società presieduta da Silvia Merlo è presente in circa 70 Paesi e recentemente ha aumentato i ricavi proprio in base alle costruzioni offshore. Secondo le previsioni chiuderà il 2022 con 9 miliardi di euro di ricavi. Anche il gruppo Bouygues è leader in 60 Paesi nella costruzione di infrastrutture e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Sul piano strettamente energetico, l’energia eolica resta salda nei piani dell’Ue. A febbraio scorso la Commissione europea per l’industria, la ricerca e l’energia in una risoluzione ha evidenziato come il costo dell’eolico offshore sia sceso negli ultimi venti anni di circa il 50 % e come sia ora una delle fonti di energia più competitive. I parchi eolici a mare, tuttavia, devono essere progettati e costruiti in modo sostenibile a tutela della biodiversità marina. Il lavoro fatto a Fécamp dovrebbe rappresentare il rispetto di questa esigenza ambientale.

Related Post
Categories: Economia e Imprese