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La legge di stabilità è legge: casa e cuneo fiscale i punti centrali

Via libera definitivo del Senato alla legge di Stabilità. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato la fiducia posta dal Governo sul provvedimento con 167 voti favorevoli e 110 contrari. I senatori si sono quindi espressi sull’ultima versione della manovra, approvandola con 158 sì, un solo no e un astenuto. Il provvedimento è legge.

Tra le misure contenute nel pacchetto, la nuova tassazione della prima casa in formato service tax (con aliquote ancora da definire), un primo mini taglio dell’Irpef sul lavoro, un nuovo Fondo per la riduzione della pressione fiscale e un contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ai 90mila euro annui, con un blocco più soft dell’indicizzazione.

La legge di stabilità vale 14,7 miliardi nel 2014, di cui 12,2 miliardi sono coperti con le misure contenute nel provvedimento, mentre circa 2,5 miliardi andranno a deficit. Nel 2015 e nel 2016 l’impatto sul disavanzo è invece positivo rispettivamente per circa 3,5 miliardi e 7,3 miliardi. 

La manovra è sbilanciata sulle entrate: l’anno prossimo il 67% delle coperture arriva da maggiori entrate, che scendono al 59% nel 2015 e nel 2016. Il prelievo fiscale e contributivo aumenta di 2,1 miliardi nel 2014, di circa 600 milioni nel 2015 e di 1,9 miliardi nel 2016.

Le minori entrate derivanti dall’abolizione dell’Imu, pari a 3,76 miliardi, sono compensate dalle maggiori entrate derivanti dall’introduzione della Tasi.

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