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La Borsa recupera (+1,6%): gran balzo di Saipem, Fca e Telecom Italia

FIRSTonline

Basteranno produzione industriale e vendite al dettaglio sotto le attese a convincere la Fed a non alzare i tassi di interesse nel prossimo meeting del Fomc, il braccio monetario della banca centrale Usa, in agenda il 16 e 17 settembre?

Per ora i mercati pensano di sì. Le Borse europee hanno oggi chiuso la seduta in deciso rialzo, trainate dalla buona intonazione di Wall Street. Il Ftse Mib guadagna l’1,62%, Parigi l’1,13%, Londra lo 0,87% e Francoforte lo 0,56%.

A Wall Street il Dow Jones sale dell’1% e l’S&P500 dello 0,8%. Nel pomeriggio gli Stati Uniti hanno pubblicato dati macroeconomici che hanno deluso le aspettative. La produzione industriale Usa è calata in agosto dello 0,4% mentre il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 77,6%, gli analisti che si attendevano una flessione dello 0,2% per la produzione e un tasso di utilizzo degli impianti a quota 77,8%. Inoltre l’attività manifatturiera nell’area di New York resta debole per il secondo mese consecutivo. 

L’indice Empire State manifacturing si è attestato a -14,67 da -14,92 del mese precedente. Il mercato spera così che complici anche le turbolenze asiatiche, la Fed decida di aspettare ancora prima di alzare i tassi di interesse. Il dollaro si rafforza comunque leggermente con il cambio euro dollaro che cede lo 0,49% a 1,1262. Il petrolio Wti sale dell’1,57% a 44,69 dollari. 

Il recupero delle Borse si è materializzato in una giornata prudente appesantita dal deludente dato dell’indice Zew, che misura la fiducia dell’economia tedesca. Il dato, 12,1 contro il precedente 25, è il peggiore dal novembre 2014 ed incorpora per la prima volta le preoccupazioni per la frenata della Cina e degli emergenti. E dopo un nuovo crollo dei listini asiatici con Shanghai che ha chiuso in calo del 3,52% dopo che le autorità hanno deciso un giro di vite sulle transazioni giudicate illegali. 

A Piazza Affari miglior titolo è Saipem +4,31% che beneficia della buona intonazione del comparto petrolifero sull’onda della risalita del petrolio. In evidenza anche Tenaris +2,83%. Seconda migliore blue chip  Azimut +3,10% che continua a catalizzare le attenzioni del mercato dopo che Mediobanca ha prospettato la possibilità di un maxi dividendo in arrivo. Fiat Chrysler chiude in rialzo del 2,68% dopo i buoni dati sulle vendite di auto in Europa a luglio e ad agosto: in entrambi i mesi la crescita del gruppo è stata superiore alla crescita del mercato. La quotazione di Ferrari è prevista nella seconda metà di ottobre, ha dichiarato il presidente di Fca, John Elkann. 

Ben comprata anche Bmps +1,76% nel giorno dell’assemblea per la nomina del nuovo presidente Massimo Tononi, che succede ad Alessandro Profumo. Alla fine dell’assise l’amministratore delegato Fabrizio Viola ha spiegato che Mps non ha un piano B alternativo all’aggregazione chiesta dalla Bce. “Il piano industriale stand alone che abbiamo ci dice cosa dobbiamo fare se a breve non si concretizza un’aggregazione”, ha detto Viola che ha precisato che al momento un partner non c’è.

 Generali +0,86% dopo aver annunciato il completamento dell’ultimo tassello del turnaround avviato nel 2013 con la cessione dell’elvetica Bsi al Banco Btg Pactual.

Peggior titolo del Ftse Mib è Autogrill -0,92% seguito da A2A -0,35%. Enel recupera il rosso e chiude in territorio positivo a +0,85%. Giornata movimentata per i titoli dell’energia e delle utility a causa della caduta dei colossi E.On e Rwe dopo la pubblicazione di un articolo dello Spiegel che da notizia di un’indagine ministeriale da cui emerge che i due gruppi devono raccogliere altri 30 miliardi per far fronte alle spese per l’immagazzinamento delle scorie nucleari.

Il Ministro dell’Economia tedesco ha diffuso una nota nella quale nega che la cifra sia quella riportata e i titoli hanno ridotto la caduta.

In fondo al Ftse Mib anche Buzzi Unicem -0,19%, Luxottica -0,17% e Banco popolare -0,13%. 

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Categories: Finanza e Mercati