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Kering, inizia l’era de Meo: il Ceo punta a ridurre il debito e il riassetto di Valentino slitta al 2029

Luca De Meo

Tra quattro giorni finalmente inizia ufficialmente l’era di Luca de Meo come nuovo amministratore delegato del gruppo francese Kering, il conglomerato del lusso che riunisce i marchi più famosi del mondo, tra cui Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta. Il nuovo ruolo del manager italiano è considerato una svolta nel mondo Kering: prima di de Meo l’unico ad avere le redini esecutive dell’azienda è sempre stato François-Henri Pinault, oggi in carica come presidente del gruppo. Dal 2005 Pinault ha sempre ricoperto entrambe le cariche: sia quella di Ceo sia quella di presidente.

De Meo ha ora il compito di fare ripartire le aziende del gruppo, specialmente per quanto riguarda le casse di Gucci. Nel primo semestre del 2024, la maison nata a Firenze aveva segnato un calo delle vendite del 20% pari a circa 1 miliardo di euro, e come riporta Bloomberg il trend per ora non vede segnali di miglioramento: anche dati più recenti hanno segnalato un risultato negativo per l’azienda. Ecco quindi di seguito quali saranno le modifiche che de Meo intende fare in casa Kering, secondo quanto comunicato ieri agli azionisti e investitori a Parigi durante l’assemblea generale del gruppo.

Kering, de Meo: bisognerà prendere decisioni, a volte anche difficili

De Meo ha già messo le mani avanti, a Parigi, guardando negli occhi gli azionisti, ma comunque intercettando anche le orecchie aperte di tutti i dipendenti del gruppo quando ha affermato: “La situazione attuale rafforza la nostra determinazione ad agire senza indugio. Ciò richiederà scelte chiare e forti“. Decisioni che pare capire non saranno facili, tutt’altro, e de Meo ha infatti dichiarato: “Dovremo continuare a ridurre il nostro debito e, ove necessario, razionalizzare, riorganizzare, e riposizionare alcuni dei nostri marchi”. Tutte le scelte fanno parte di un piano, che – il Ceo lo ha annunciato – uscirà nella primavera del 2026 e sarà frutto del lavoro portato avanti con i vari team. Poi, una volta pronto, sarà presentato agli investitori. Ha comunque confermato che, se necessario, certe scelte difficili verranno comunque prese anche entro la fine di quest’anno.

De Meo ha l’occasione di adattare le sue capacità e abilità derivate dalle sue esperienze nel settore dell’automotive, a quelle del lusso. Un settore dove uno degli ingredienti principali è la creatività. Bloomberg fa notare questo aspetto nell’ottica della necessità di una riduzione del debito in casa Kering. L’agenzia americana sottolinea come sia necessario ora per de Meo equilibrare le operazioni in ottica di riduzione del debito con un aspetto difficilmente quantificabile come la creatività.

Il manager italiano per abbassare l’onere del prestito avrà poche scelte da compiere e, come ha affermato durante l’assemblea lui stesso, si dovranno tenere in considerazione tagli dei costi.

L’accordo con Mayhoola e il riassetto di Valentino

Tra le priorità di De Meo c’è anche la gestione del dossier Valentino. Il gruppo francese e il fondo qatariota Mayhoola, che controlla la maison, hanno recentemente aggiornato l’accordo tra azionisti stipulato nel 2023. Le opzioni di vendita (put) della quota restante del 70% detenuta da Mayhoola, inizialmente esercitabili nel 2026 e 2027, sono state rinviate rispettivamente al 2028 e 2029. Contestualmente, l’opzione di acquisto (call) di Kering sulla quota di Mayhoola, prevista originariamente per il 2028, è stata posticipata al 2029. In pratica, l’attuale assetto proprietario di Valentino resterà invariato fino almeno al 2028, consentendo al Ceo di concentrarsi prima sulle priorità operative e finanziarie del gruppo.

Mayhoola for Investments è un fondo sovrano qatariota specializzato in investimenti nel lusso e nella moda. L’attuale portafoglio comprende, oltre a Valentino, la maison di lusso francese Balmain e l’italiana Pal Zileri.

Ultimo aggiornamento: giovedì 11 settembre 2025 alle ore 9:30

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