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Infrastrutture, Intesa: il rilancio dell’Italia passa da qui

Intesa Sanpaolo

O le nuove infrastrutture sono sostenibili o non sono. Il che vuol dire – come ha chiarito il ministro Enrico Giovannini – che non basta decidere quali infrastrutture realizzare ma occorre considerare come costruirle, con l’occhio al loro impatto ambientale, sociale ed economico. Ma una cosa è certa: l’Italia deve recuperare al più presto il suo ritardo sulle infrastrutture con investimenti e riforme e un’occasione come questa non capiterà più perchè ora i soldi ci sono – a partire da quelli del Next Generation Eu – ma c’è anche la disponibilità dei privati. La sola Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 400 miliardi per imprese e famiglie per sostenere il progetto del PNRR.

In altre parole, per rendere l’Italia più efficiente, competitiva e attrattiva, bisogna dotarla di un patrimonio infrastrutturale moderno e sostenibile, attraverso una collaborazione sinergica tra pubblico e privato che permetta di valorizzare le opportunità offerte dal PNRR. È esattamente di questo che si è parlato oggi, nella splendida cornice di Villa Aurelia a Roma, in occasione del convegno promosso da Intesa Sanpaolo su “Infrastrutture sostenibili: un bene comune”, al quale, oltre ai vertici della Divisione Imi Corporate ed Investment Banking della banca, sono intervenuti ministri, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e manager, tra cui l’Ad di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, e quello di Poste Italiane, Matteo Del Fante.

“Solo attraverso un patrimonio infrastrutturale moderno, sicuro e connesso, generato da un sistema in cui etica e finanza convivono – ha esordito il Chairman di Imi Intesa San Paolo, Gaetano Miccichè -, potremo ambire al progresso sociale e alla crescita sostenibile e duratura di tutto il Paese, e in particolare al rilancio del Mezzogiorno”.

Gli ha subito fatto eco il Chief di Imi, Mauro Micillo, secondo cui “L’Italia sta mostrando incoraggianti segnali di ripresa e di rinnovato interesse per investimenti nel nostro Paese da parte dei principali operatori industriali e finanziari internazionali e il PNRR “rappresenta una leva straordinaria per la modernizzazione e il rilancio della rete infrastrutturale”.

Pienamente d’accordo con la cornice tratteggiata da Imi anche i Ceo di Fs e Poste e l’Ad di Salini, che ha tuttavia messo in guardia dalle insidie dell’execution del PNRR che richiede tempi celeri e regole certe. Un problema ben presente anche ai ministri Giovannini e Mara Carfagna che hanno parlato in apertura e in chiusura di un convegno di grande attualità.

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Categories: Economia e Imprese