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Il vaccino spinge il Dow ai massimi storici e Tesla entra in S&P

FIRSTonline

Il Toro avanza sostenuto dai vaccini. Le straordinarie performance suscitate dalle promesse sul farmaco presentato da Moderna hanno avuto l’effetto di risvegliare titoli imbalsamati, specie nel mondo del turismo e dei viaggi. Continua così, seppur a velocità ridotta, la marcia dei listini asiatici. Il Nikkei di Tokyo, salito ieri sui massimi degli ultimi 29 anni, guadagna lo 0,3%. Hang Seng di Hong Kong +0,1%, Taipei +0,4%, Singapore +1%, Mumbai +0,3%. L’indice MSCI Asia Pacific, che non include il Giappone, è poco mosso, sui massimi dal 1987. Più prudente, come vuole il partito, la Borsa cinese: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,4%.

Ieri sera l’S&P500 di Wall Street ha chiuso in rialzo dell’1,1%, arrivando sui massimi della storia; stamattina il future è in calo dello 0,4%. Il Dow Jones è salito dell’1,6% e il Nasdaq dello 0,8%.

La notizia del giorno riguarda Tesla: la società di Elon Musk (positivo al Covid) è stata ammessa nell’indice S&P+13%. Il produttore di auto sportive alimentate a energia elettrica dovrebbe essere al numero 10 nella classifica delle più grandi società dell’indice di riferimento di Wall Street.

CORRE MODERNA (+8,5%). AIRBNB RIPENSA ALL’IPO

Sugli scudi Moderna (+8,5%), ma a danno di BioNTech e Pfizer. Il vaccino, basato sul “messaggero” insediato nel Rna (straordinaria scoperta destinata a rivoluzionare la medicina al di là del Covid) ha avuto anche l’effetto di far ripartire l’iter per la quotazione di Airbnb, già gioiello del turismo pre-Covid, che sembrava destinato a finire nella lista dei sogni abortiti anzitempo. Al contrario, l’Ipo della società degli affitti temporanei per il turismo fai da te è pronta a ripartire.

Il petrolio WTI è in lieve rialzo, a 41,6 dollari il barile, avendo guadagnato ieri il 3%. Reuters riporta che dentro l’Opec allargata prevale la volontà di rinviare di almeno tre mesi il cambio di regime sulla produzione che dovrebbe entrare in vigore a inizio 2021.

IL NO DELL’UNGHERIA FRENA IL RECOVERY FUND

Nubi scure si stagliano nel cielo dei listini Ue. Il veto di Polonia e Ungheria ha bloccato l’accordo sul Bilancio Ue 2021-2027 (da 1.074 miliardi) e le risorse necessarie a garantire sui mercati gli Eurobond. È un ostacolo che, se non rimosso, rende impossibile l’erogazione dei denari del Recovery Fund, 207 miliardi per quanto riguarda l’Italia. Polonia e Ungheria, a cui sarebbe destinata una montagna di soldi, non vogliono che questi fondi siano legati all’articolo 7 del Trattato, che impone ai Paesi membri il rispetto dello Stato di diritto. Vale a dire, separazione dei poteri, indipendenza della magistratura, libertà di stampa. Toccherà ad Angela Merkel – l’unica che ha poteri di pressione sufficienti sul blocco dell’est – convincere Polonia e Ungheria a tornare in qualche modo sui loro passi.

La legge di Bilancio italiana per il 2021 è in parte basata sull’uso degli anticipi del Recovery Fund: 14 miliardi sui 38 totali di valore della manovra.

LISTINI SPRINT: PIAZZA AFFARI +22% IN DUE SETTIMANE

Piazza Affari si colloca al vertice dei listini europei: l’indice è salito dell‘1,98%, a 21.317 punti, il massimo da sette mesi. In due settimane l’indice delle prime 40 blue chip di Piazza Affari ha accumulato un progresso di quasi 4mila punti base, per un guadagno complessivo superiore al 22%, con grosso rimpianto da parte di chi si è fatto prendere dal panico a fine ottobre.

BBVA FA CASSA IN USA E MIRA AL SABADELL

Ha fatto meglio Madrid (+2,6%) sotto la spinta del Banco de Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva), +16%. L’istituto ha ceduto per 9,7miliardi di dollari in contanti le attività americane al gruppo Usa Pncla ed è in trattative con il Banco de Sabadell per una possibile fusione da cui prenderebbe il via un gruppo da 23,7 miliardi di capitalizzazione.

PEUGEOT +3.9%: DOPO LA FUSIONE CON FCA, CINA NEL MIRINO

Parigi +1,7% “Solo i più agili, in seno darwiniano, ce la faranno”. Carlos Tavares, pdg di Peugeot (+3,89%) e presto anche di Stellantis, ha detto ieri di attendersi nuove mosse di consolidamento nel settore auto. La fusione con Fca, ha aggiunto, procede, “ma ora occorre un salto di qualità in Cina”.

Londra +1,64%. Poco mosso il cross euro sterlina. Il capo delegazione inglese alla trattativa su Brexit con l’Unione Europea ha scritto ieri su Twitter che ci sono stati dei passi in avanti nelle ultime settimane. Finalmente c’è la bozza di quel che potrebbe diventare il trattato definitivo.

Più debole Francoforte (+0,52%). Per l’economia tedesca si profila una stagnazione o una contrazione, con le attività non essenziali e le esportazioni colpite dalle restrizioni adottate nel Paese e all’estero per contenere la seconda ondata della pandemia da coronavirus. È quanto emerge dal rapporto mensile di Bundesbank.

BTP, SPREAD SOTTO 120, RECORD DA MAGGIO2018

Btp a 0,64%, poco mossi, mentre, per effetto della contemporanea risalita del rendimento del bund tedesco, lo spread scende sotto quota 120 punti base per la prima volta dal maggio 2018.

Aumenta il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri. Secondo i dati contenuti nel supplemento al bollettino “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, a cura della Banca d’Italia, il valore di agosto è di 703,087 miliardi di euro, dai 698,416 miliardi di luglio (rivisti da 698,218 miliardi).

DECOLLA LEONARDO IN USA, RECUPERANO I TITOLI OIL

Prende il volo a Piazza Affari Leonardo (+7,79%). Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha assegnato alla controllata AgustaWestland Philadelphia Corp un ulteriore contratto da 171 milioni per 36 elicotteri TH-73A. La produzione e le consegne saranno completate entro il dicembre 2022.

Brillanti i petroliferi sull’onda dell’impennata alla materia prima: Eni +4%, Saipem +5%, Tenaris +8%.

Snam +0,3%: Bnp taglia il giudizio. Quattro anni dopo l’inizio dei lavori di costruzione è stato aperto il Trans Adriatic Pipeline (Tap) che porterà il gas azero in Italia. La società del gasdotto, controllata al 20% da Snam, ha dichiarato domenica di aver avviato le operazioni commerciali lungo gli 878 km che saranno in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno. Si prevede che il gas inizi a fluire prima della fine del 2020.

NEXI LEADER IN EUROPA, POSTE ITALIANE FA SHOPPING

Nasce, dopo l’accordo nel fine settimana, il nuovo gigante europeo dei pagamenti digitali Nexi, che, prima di fondersi con l’italiana Sia, convolerà a nozze con la danese Nets. Partito dall’ex Istituto Banche Popolari, sotto la guida di Paolo Bertoluzzo (al timone dall’estate 2016), e grazie alla fusione italiana con il gruppo controllato da Cdp, in cinque anni Nexi è diventato un colosso da 22 miliardi di capitalizzazione, 2,9 miliardi di fatturato, 1,5 miliardi di margine operativo lordo e circa 10 mila persone. Le acquisizioni di Sia e Nets sono state inoltre fatte tutte in azioni Nexi, in modo da non appesantire le aziende di debito.

Tim +2,8%. Il governo italiano ha dato l’autorizzazione condizionale alla vendita di una quota di minoranza nella rete dell’ultimo miglio di Telecom Italia al fondo americano KKR. La società ha anche siglato un accordo con Atos, leader mondiale nella trasformazione digitale, per lo sviluppo di una piattaforma digitale per il Cloud.

Bene Poste Italiane (+1,3%) dopo l’accordo per l’acquisto di Nexive Group. Diasorin (-0,3%) è tra le poche blue chip in ribasso.

SPINTA SPAGNOLA PER LE BANCHE: BPER +6,50%

Acquisti a piene mani su Bper che vanta un incremento del 6,50%. A spingere al rialzo il settore è stata la notizia in arrivo dal Bbva. La ripresa dei merger in Europa fa bene anche alle altre banche: Mediobanca +2,69%, Unicredit +2,26%, Banco Bpm +1,51%.

CONTI RECORD PER FILA (+11%), PROMOSSA DA EQUITA

In rally Fila (+10,86%): Banca Akros ed Equita Sim hanno promosso l’azione a buy in seguito alla trimestrale. Effervescente Interpump, con un progresso del 5,08%. Rimbalzano i titoli più penalizzati dal lockdown: Autogrill +11% e Technogym +17%.

OVIESSE SI PREPARA PER LO SHOPPING

Ovs (-1,7%) convocherà un’assemblea straordinaria a dicembre per proporre un aumento di capitale fino a 80 milioni di euro per cogliere “le migliori opportunità di consolidamento del settore”.

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