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Il Salone del Mobile tra il Compasso d’Oro ADI e i 100 anni di Vico Magistretti

Fendi

Gossip dei premi di design – Di Award ce ne sono tanti, anzi troppi. Anche perché alcuni sono a pagamento e cioè per partecipare occorre sborsare euro o dollari e questo purtroppo, oltre a essere discutibile, può sfavorire le piccole aziende. E poi nel tempo sono stati estesi a tanti prodotti, con molte segnalazioni e riconoscimenti di consolazione per non scontentare nessuno… Il 2020, in occasione del Salone del Mobile (che di premi non ne dà) è l’anno del premio più prestigioso al mondo, il Compasso d’Oro ADI, che viene assegnato ogni due anni e che avrà un’anteprima il 18 aprile, il giorno prima dell’apertura del Salone, per poi avere, in giugno, la proclamazione dei vincitori. L’ADI (l’associazione italiana dell’industrial design) è l’organizzatore di questo che è, dopo il Good Design del Chicago Athaeneum nato nel 1950, il più antico, ma anche il n.1 al mondo, e la cerimonia avverrà per la prima volta nella nuova sede, restaurata di recente, l’ADI Design Museum, uno spettacolare enorme spazio da sempre adibito a deposito dei tram milanesi e ad un impianto Enel.

Per la verità pare almeno strano che, essendo l’Italia il centro mondiale dell’innovazione nell’ambito del design, il Compasso d’oro non sia il risultato di una sinergia tra Triennale di Milano (che ha una raccolta storica per conto proprio), Salone del Mobile, FederlegnoArredo (organizzatore del Salone) e, naturalmente, l’ADI. Che avrà presto la sua raccolta storica di tutti i prodotti insigniti del Compasso d’Oro e cioè ben 2.301. Ma tant’è, una grande sinergia tra questi enti e associazioni non c’è mai stata ed è inutile sperarci. Mentre al contrario l’iF, industrie Forum Design, fondato nel 1953, è direttamente sostenuto dalla Fiera di Hannover insieme alle associazioni dei designer. E il Good Design, fondato nel 1950, è gestito da sempre dal Chicago Athenaeum mentre il Design Plus Award è stato istituito dalla Messe Frankfurt insieme al Rat für Formgebung (l’ADI tedesca) e così via.

I 100 anni di Vico Magistretti – Lo vogliono celebrare in tutto il mondo e sarà uno degli eventi culturali dell’anno; nel 2020 ricorre l’anniversario della nascita di uno dei grandi nomi del design, Vico Magistretti con il quale O Luce, storico brand dell’illuminazione, ha creato lampade superpremiate e con soluzioni anche tecnologiche di grande attualità. Una mostra itinerante a cura della Fondazione Museo Vico Magistretti, girerà le capitali internazionali per arrivare durante il Salone del Mobile alla Triennale di Milano. Ancora un incontro tra modernità e tradizione: la Lasvit, marchio antico del cristallo di Boemia, porta a Milano, al Tenhoa, durante il Salone, Herbarium, una serie di installazioni luminose quale tributo alla natura e al vetro lavorato a mano dagli artigiani boemi: fiori e foglie per sempre fissati nel vetro a illuminare gli spazi domestici unendo il design più raffinato con la natura.

La poltrona girevole di FendiCasa – Quello degli stilisti che si dedicano, con successo, anche all’abitare è ormai un classico dei tanti  punti di forza del made in Italy e Fendi Casa tiene fede alla raffinata immagine della maison con la nuova poltrona Thea, esaltata da uno schienale di cuoio intrecciato e con una base girevole. Di sicuro, grande effetto.

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