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Il Pil cinese vola (+18,3%) e Wall Street colleziona record

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I numeri confermano la forza della ripresa cinese, ormai fuori dall’emergenza: +18,3% il pil nel primo trimestre. Ma la Borsa, sotto del 15% dai massimi segnati a febbraio, se ne accorge appena. In settimana l’indice Csi 300 scende dell’1,0%. Tutt’altro clima in casa del grande rivale americano: mai così poche le richieste di lavoro dall’inizio della pandemia, mai così forte l’ascesa dei consumi +9,8% a marzo. E così a New York l’indice Dow sale per la prima volta oltre i 34 mila punti mentre l’S&P 500 tocca l’ennesimo record.

PIATTA LA BORSA CINESE. PECHINO FRENA IL CREDITO

 A spiegare il diverso andamento è la politica monetaria. La banca centrale cinese sta frenando il credito, con iniezioni di liquidità al minimo indispensabile. E nel frattempo sta ponendo limiti severi a Jack Ma e agli altri attori del fintech. Al contrario, non passa giorno senza che la Fed ed il Tesoro Usa rassicurino Wall Street che la pioggia di liquidi continuerà.

  • Poco mossi i listini asiatici. L’indice Asia Pacific avanza dello 0,2%. Deboli le piazze cinesi: Hong Kong è sulla parità, Taiwan cede lo 0,2%.
  • L’economia della Cina ha registrato nel primo trimestre la crescita anno su anno più forte da quando l’Ufficio Statistica ha iniziato a comunicare il dato (primi anni ’90): la produzione industriale è salita del 24% ed i consumi del 34%.

TOKYO PENSA AD ANNULLARE LE OLIMPIADI

  • Il Nikkei di Tokyo è invariato, sia in termini di seduta che di settimana.   Il Giappone è pronto ad annullare i Giochi della XXXII Olimpiade se il numero dei contagiati continuerà a crescere con la velocità delle ultime settimane”, lo ha detto il segretario del Partito Liberale del Giappone, Toshihiro Nika. Per ora Tokyo ha speso 28 miliardi di dollari per ila manifestazione.
  • Il Kospi coreano chiude la settimana a +2%. Mumbai -2%.

NUOVO CALO PER I T BOND. I GIAPPONESI COMPRANO

  • A New York scende ancora il rendimento dei Treasury Note a dieci anni a 1,58% di rendimento. A favorire il rally gli acquisti dei fondi pensione e delle compagnie di assicurazione giapponesi in coincidenza con l’inizio dell’anno fiscale.
  • Il  declino dei tassi di mercato, favorito dalla straordinaria disponibilità di liquidità e dagli stop and go delle campagne vaccinali, aiutano l’oro, arrivato a 1.764 dollari l’oncia, sui massimi da inizio marzo.
  • Il petrolio archivia la miglior settimana da inizio marzo. Il greggio WTI tratta a 63,5 dollari il barile, Brent a 66,93:  +7% dalla chiusura di venerdì scorso.

BOURLA (PFIZER): IN AUTUNNO VITA NORMALE IN EUROPA

“In Europa è possibile tornare ad una vita normale già in autunno”. E’ quanto sostiene Albert Bourla, numero uno di Pfizer, l’immigrato greco salito ai vertici dell’azienda pharma più famosa del mondo grazie al vaccino che s’accinge a varcare l’Atlantico per rimediare ai pasticci di AstraZeneca e J&J. Una nuova iniezione di ottimismo per il mercato che, nonostante contrattempi e docce fredde sulla pandemia, continua a veleggiare sui massimi storici:  lo Stoxx 600 ha aggiornato giovedì la sua terza seduta consecutiva di guadagni grazie anche al recupero dell’euro sulla valuta Usa. Fanno eccezione, però, le piazze periferiche, che soffrono la cattiva vena delle banche, sempre legate a doppio filo con i tassi (ieri in discesa) e le difficoltà dei settori più ciclici. 

DRAGHI LANCIA UNA NUOVA MANOVRA. DEFICIT/PIL AL 159%

Il governo ha chiesto al Parlamento di autorizzarlo a indebitarsi per altri 40 miliardi nel 2021 e per altri 70 miliardi tra il 2022 e il 2033. A Draghi servono soldi per un nuovo decreto Sostegni e per integrare il Recovery Fund con una «quota nazionale». Il rapporto debito/pil salirà al 159%. Il premier annuncerà, prima ai presidenti delle regioni, poi in conferenza stampa, le novità sulla crisi sanitaria: la cabina di regia dovrebbe decidere come e quando riaprire. Ieri ci sono stati altri 380 morti. Il tasso di positività sale al 5,3%. Diminuiscono ancora i posti occupati in terapia intensiva (-73). Le persone vaccinate (due dosi) sono 4.209.897 (il 7,06% della popolazione). 

SOLO MILANO E MADRID IN ROSSO

  • Piazza Affari – 0,19% è, assieme a Madrid -0,13%, la Borsa che soffre di più: l’indice continua ad oscillare da giorni attorno a quota 24.500 senza azzardare l’assalto alla vetta dei 25 mila punti rilevante sul piano dell’analisi tecnica.

IN PROGRESSO LE ALTRE PIAZZE. ABB+3,5%

  • Chiudono in progresso Londra +0,67%, Francoforte +0,36%, Parigi +0,4%, Amsterdam +0,18%.   
  • Si moltiplicano sui vari listini le note positive legate al risveglio della congiuntura: la francese Publicis sale del 3,4% dopo la ripresa della pubblicità, positiva a Londra anche Wpp. 
  • La svizzera ABB avanza del 3,5% dopo aver alzato l’outlook sulle vendite dell’anno.
  • Fuochi d’artificio sull’immobiliare tedesco dopo che la Corte Costituzionale ha eccepito l’incostituzionalità della legge che stabilisce un tetto per gli affitti degli appartamenti a Berlino; Deutsche Wonhen guadagna il 3,5%.

 SPREAD A 101. OGGI LA CEDOLA DI BTP FUTURA 

  • Dovrebbe essere comunicata oggi la cedola della terza emissione del Btp Futura, il titolo di Stato dedicato esclusivamente al risparmiatore retail. Il bond verrà collocato da lunedì 19 aprile a venerdì 23 aprile prossimo salvo chiusura anticipata. I proventi del collocamento saranno destinati a finanziare le misure per la ripresa economica dal Covid-19 e le spese statali destinate a fronteggiare la pandemia, comprese quelle relative alla campagna vaccinale. Il titolo avra’ una scadenza di 16 anni e sara’ previsto un doppio premio fedelta’.
  • La carta italiana accelera nel pomeriggio in una seduta dai volumi contenuti. Lo spread arretra a 101 (-2,53%) punti base e il tasso del Btp decennale scivola a +0,71% da 0,79 dell’avvio.

JOHN ELKANN: FERRARI ELETTRICA NEL 2025

Auto e banche in prima fila a Piazza Affari. E’ stata la giornata della scossa elettrica per la scuderia Exor -0,11%.

John Elkann ha annunciato in assemblea che Ferrari +0,95% metterà sul mercato il primo modello elettrico nel 2025. Ancora in alto mare la scelta del ceo che sostituirà Lou Cammilleri. A giugno uscirà la prima linea di abbigliamento maschile e femminile firmata dal Cavallino Rosso. L’esercizio si è chiuso con un utile consolidato di 609 milioni e dividendo di 0,867 euro. 

TAVARES: PER STELLANTIS UN “PIANO AGGRESSIVO E DISRUPTIVE” 

Il 2025 “elettrico” è un obiettivo anche di Stellantis +0,05%. Entro quell’anno, si è detto in assemblea, ogni modello proposto negli Stati Uniti e in Europa avrà una versione elettrica (pura o ibrida plug-in) per rispondere alle nuove esigenze del mercato. Il ceo Carlos Tavares prevede che nel 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 70% delle vendite in Europa e il 31% negli Stati Uniti. 

Tavares ha anticipato che il piano industriale che sarà presentato a fine anno sarà “offensivo e ricco di scelte radicali e disruptive”. I nuovi investimenti saranno in parte compensati dalle economie di scala da raggiungere riducendo a sole quattro le piattaforme di produzione.

Oggi è previsto l’incontro con i sindacati italiani che chiederanno lumi sui costi della “rivoluzione” per gli impianti del Bel Paese.

Rallenta Cnh -1,66%, L’assemblea ha approvato ieri la distribuzione di un dividendo di 0,11 euro. 

UNICREDIT: PASSA AL 54% LO STIPENDIO DI ORCEL

Tra i bancari, focus su Unicredit -1,14%: in assemblea è passata con la maggioranza relativa dei voti assembleari, pari al 76,31%, la lista presentata dal cda uscente che comprende Andrea Orcel come ad e Pier Carlo Padoan come presidente. Maggioranza più risicata, il 54,1%, per la retribuzione di Andrea Orcel da 7,5 milioni di euro messa nel mirino da alcuni proxy.  Un report di JP Morgan ragiona su una fusione tra Unicredit e Generali che “potrebbe essere razionale dal punto di vista industriale”.

Da oggi entra così nel vivo la pratica degli M&A della seconda banca italiana, impegnata nella rincorsa al leader Intesa San Paolo -0,26. Ieri c’è stata l’assemblea di una delle possibili controparti, Banco Bpm – 0,39% che ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro per azione.

Bene Bper +0,58%, altra possibile candidata alle nozze per l’istituto guidato da Giuseppe Castagna.   Mps -0,83%.

CREVAL SCENDE SOTTO IL PREZZO OPA DELL’AGRICOLE

Perde colpi Creval -0,73% a 12,25 euro, sotto il prezzo (12,5 euro) del nuovo prezzo d’Opa offerto dal Crédit Agricole per arrivare al controllo dell’istituto.

In evidenza Amplifon +2,84%, Inwit +2,15% e Campari +0,98%. Diasorin +1,25%: Invest Securities ha promosso il giudizio a Buy con un nuovo target a 190 euro.

Debole l’energia. Dopo il balzo in avanti della vigilia ritraccia Tenaris – 3,5%. Eni -1%. 

PIOGGIA DI BUY PER UNIEURO + 6,7%

Da segnalare anche:

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In rally  Unieuro +6,68% a 22,68 euro: Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 20,8 a 25,3 euro, confermando la raccomandazione buy.  Banca Akros ha alzare il prezzo obiettivo da 21 a 25 euro mentre Mediobanca Securities ha confermato il rating outperform  segnalando che Iliad e Iliad Holding hanno dichiarato che potrebbero realizzare ulteriori acquisti.

Sull’Aim ha brillato Gel +15,05% a 1,07 euro. A spingere la società che opera nel trattamento delle acque è stata Integrae Sim che ha alzato il prezzo obiettivo da 1,77 a 2,41 euro, confermando la raccomandazione buy.

Categories: Finanza e Mercati