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Il mercato dell’auto riparte: la classifica delle regioni italiane nel 2015, Basilicata in testa

FIRSTonline

Il 2015 è stato l’anno del riscatto per il mercato delle automobili, che ha trainato la ripresa dei consumi in Italia. La spesa delle famiglie per l’acquisto di auto nuove è cresciuta del 18,2%, a 15,6 miliardi di euro, mentre quella per i veicoli usati è salita del 5,1%, a 16 miliardi. Le immatricolazioni di auto nuove da parte di aziende e famiglie, invece, sono aumentate del 13,6% su anno. Da questi dati, contenuti nell’edizione 2016 dell’Osservatorio Findomestic sui consumi, emerge che il recupero è in atto in tutto il Paese, ma il quadro non è affatto omogeneo fra le diverse regioni. 

In termini assoluti, com’è prevedibile, il maggior numero d’immatricolazioni si è registrato in Lombardia (oltre 262mila auto), ma se guardiamo alla classifica di chi è cresciuto maggiormente fra 2014 e 2015 le sorprese non mancano. Sul podio, due gradini su tre spettano al Sud: la variazione positiva più marcata è quella della Basilicata (+30,6%), seguita dal Trentino Alto Adige (+26,9%) e, a maggiore distanza, dalla Sicilia (+17,7%). In quarta posizione c’è l’Umbria (+17,4%), che precede altre due regioni del Mezzogiorno: la Calabria (+15,4%) e la Puglia (+14,6%). Al settimo posto troviamo il Friuli Venezia Giulia a pari merito con la Toscana (+14,5%), davanti alla Sardegna (+14,1%) e al Lazio (+13,9%). 

Il Molise, che chiude la top-10, è la prima delle regioni in cui il tasso di crescita delle immatricolazioni di auto nuove (+13,4%) è risultato inferiore alla media nazionale (+13,6%). A breve distanza seguono l’Abruzzo (+13,3%), la Campania (+12,3%) e la Liguria (+12%). Chiudono la classifica una serie di regioni del Centro-Nord: Veneto (+11,8%), Lombardia (+10%), Emilia Romagna (+9,7%), Marche (+9,3%), Piemonte (+7,4%) e Valle d’Aosta (+3,2%).   

In tutto, l’anno scorso le nuove immatricolazioni sono state 1,56 milioni: una quota ancora molto lontana dagli oltre due milioni dei livelli pre-crisi, nel 2007 (quando però il mercato era sostenuto anche da una serie d’incentivi), ma che segna un deciso passo avanti rispetto alle vendite registrate nel 2014 (1,37 milioni) e nel 2013 (1,31 milioni).

La ripresa in atto fa registrare numeri tanto positivi principalmente perché quello dell’auto è stato uno dei settori più colpiti dalla crisi. Non va però sottovalutato il miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, che, secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2015 si è attestato a poco più di 18mila euro per famiglia (+1,1%) e nella prima parte del 2016 ha già dato “segnali positivi”, lasciando spazio all’ottimismo anche per il prosieguo dell’anno, “nonostante il contesto internazionale incerto”.  

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