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I Giganti del Web: 27 milioni di utili al giorno ma poche tasse

FIRSTonline

Guadagni da capogiro per i colossi di Internet. Parliamo di ben 407 miliardi di euro nel triennio triennio 2018-20 e di questa enorme cifra 184 miliardi sono stati accumulati nel solo 2020, con un incremento del 39,8% annuo. Sono alcune delle conclusioni a cui è arrivata l’indagine sulle WebSoft dell’Area Studi Mediobanca che ha riguardato tutte le Big Tech: da Amazon a Google, da Facebook a Microsoft, Tencent e così via.

I numeri sono strabilianti anche nel 2021: nei primi sei mesi i profitti sono cresciuti in media dell’80,2% rispetto allo stesso periodo 2020 a fronte di un utile operativo migliorato del 49,6% e di un fatturato in aumento del 31,1%. Nel primo semestre 2021 i 25 gruppi considerati nell’indagine di Mediobanca hanno realizzato 27 milioni di utili al giorno, in crescita dai 21 milioni dell’intero 2020 e dai 15 del 2019. Per avere un termine di raffronto, il dato dello scorso anno è pari a quattro volte gli utili realizzati dall’industria manifatturiera.

Dove sono andati a finire questi colossali guadagni? Limitandosi solo alla liquidità (639 miliardi a fine giugno 2021), Il 16% (346 miliardi) è investita in titoli a breve termine. Un’altra parte e’ stata utilizzata per crescere, sia per linee interne (+33% gli investimenti nel primo semestre 2021) che per linee esterne, tramite operazioni di M&A. Ma, conclude l’indagine di Mediobanca, “nonostante un incremento dei debiti finanziari del 15% circa nei primi sei mesi dell’anno è rimasta inalterata la solidità finanziaria che vede il capitale netto ammontare a 2,3 volte rispetto all’indebitamento“.

WEBSOFT, LA CLASSIFICA IN ITALIA

In Italia le controllate delle multinazionali del settore WebSoft hanno realizzato nel 2020 un giro d’affari di 4,6 miliardi di euro e riportato circa 146 milioni di utili: Amazon batte tutti sia per fatturato (1,9 miliardi) sia per dipendenti con 8.139 nel 2020 su oltre 13 mila totali del settore. Rispetto al 2019 si tratta di quasi tremila dipendenti in più.

Nel 2020 le filiali dei giganti del WebSoft hanno versato al fisco italiano quasi 80 milioni per un tax rate effettivo del 31,4%. Considerando anche l’accantonamento per il pagamento della Digital Service Tax, il tax rate salirebbe al 40%. Ma questo dato va considerato alla luce di quanto emerge da capitolo successivo dell’indagine Mediobanca, come si spiega qui sotto.

MOLTI GUADAGNI, POCHE TASSE

Grazie ai risultati contabilizzati nei Paesi a fiscalità agevolata, i giganti del web, da Amazon in giù, hanno risparmiato 10,7 miliardi di euro di imposte nel 2020 e complessivamente 24,5 miliardi nel triennio 2018-20. I piu’ abili sono stati Tencent, Microsoft, Alphabet e Facebook che hanno ottenuto risparmi fiscali rispettivamente per 7,7 miliardi, 5,4 miliardi, 4,5 miliardi e 3 miliardi nel triennio 2018-2020.

L’aliquota media applicata dalle multinazionali del settore calcolata nel 12,8% a fronte del 22,4% teorico calcolato sui principali Paesi in cui operano. Simulando l’applicazione della nuova Global Tax, l’accordo raggiunto a inizio ottobre tra 136 Paesi per la tassazione minima delle multinazionali, Mediobanca calcola un incremento dell’aliquota effettiva al 13,9% con il recupero di 7,9 miliardi dalla riallocazione dei diritti fiscali.

“L’aspetto qualificante della riforma fiscale applicata alle WebSoft, sottolinea lo studio, consiste più nella redistribuzione delle basi imponibili fra i Paesi che nell’effettivo aumento della pressione fiscale”.

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