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Governo, fiducia del Senato a Monti: tutti a favore tranne la Lega e oggi tocca alla Camera

Crescita, crescita, crescita e risanamento in armonia con l’Europa: è il programma su cui Monti .ottiene la fiducia del Senato per il suo Governo. Sul piano generale, oltre alla riforma delle pensioni che ha presentato al Senato, il programma si divide in due parti: interventi per l’emergenza e riforme. Sul primo punto ha detto che probabilmente bisognerà rafforzare gli interventi già previsti dalle manovre del precedente Governo.

In concreto verrà rafforzata la revisione di tutta la spesa pubblica e sul piano fiscale, oltre a intensificare la lotta all’evasione, il Governo pensa da un lato di ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese (fiscalizzazione degli oneri sociali) e dall’altro di inasprire la tassazione sui consumi (+ Iva) e sugli immobili con il ripristino dell’Ici sulla prima casa. Sul piano più generale il Governo pensa di riformare pensioni e mercato del lavoro (più contratti aziendali) e, sul piano istituzionale, di procedere verso l’abolizione delle Province e di ridurre i costi della politica. In arrivo anche liberalizzazioni in dosi massicce, specie per le professioni. Anche se Pdl ha già anticipito il suo no sia al ritorno all’Ici sulla prima casa che alla liberalizazzione dlle professioni.

“Il programma che vi presento oggi  – ha detto il neo presidente del Consiglio Mario Monti davanti al Senato – si compone di due parti: da una parte i provvedimenti per affrontare l’emergenza e risanare la finanza publica, dall’altra quelli per ampliare le opportunità per le imprese, i giovani e le donne in un quadro di ritrovata coesione sociale e territoriale”. Dopo il sì del Senato, domani toccherà alla Camera, dove la seduta avrà inizio alle 9,45. Il voto di Montecitorio arriverà intorno alle 15.

Ecco i punti toccati dal Premier nel suo discorso programmatico:

PAREGGIO DI BILANCIO. “Il Ddl costituzionale per introdurre il vincolo del pareggio di bilancio per le amministrazioni pubbliche può contribuire a mantenere il pareggio di bilancio programmato per il 2013. Ma affinché sia efficace devono essere chiarite le responsabilità dei diversi livelli di governo”.

RIFORMA FISCALE E ASSISTENZIALE. “Dovranno essere identificati gli interventi volti a colmare un eventuale divario rispetto agli obiettivi nella manovra di bilancio”.

TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA. “Quanti rappresentano le istituzioni ad ogni livello dovranno agire con sobrietà, con attenzione al contenimento dei costi. Avvierò una spending review sul Fondo unico per la Presidenza del Consiglio. Intendo rafforzare questo strumento per l’individuazione di specifici tempi e responsabilità”.

PENSIONI. “Il nostro sistema ha ampie disparità di trattamento fra lavoratori e generazioni con aree ingiustificate di privilegio”.

LOTTA ALL’EVASIONE. “Non solo per aumentare il gettito, ma anche per abbattere le aliquote, anche con il monitoriaggio della ricchezza accumulata. L’evasione continua a essere un fenomeno rilevante. Occorre abbassare la soglia per l’utilizzo del contante, accelerare la condivisione delle informazioni fra le pubbliche amministrazioni”.

ICI. “Intendiamo riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare, particolarmente basso in Italia al confronto internazionale, il che rappresenta una anomalia”.

PROVINCE. “Il riordino delle Province può essere disposto con legge ordinaria, la riforma della Costituzione potrà completarne il processo” di cancellazione.

DISMISSIONI. “Il primo elenco sarà completo entro il 30 aprile. In seguito verrà definito un calendario puntuale per i successivi passi del piano di dismissioni”.

FISCO. “La pressione fiscale in Italia è particolarmente forte e la sua composizione può essere modificata per favorire la crescita attraverso una riduzione del peso sul lavoro e le attività produttive e un suo spostamento sui consumi e sulle proprietà. Questo sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico”.

INFRASTRUTTURE. “Stiamo valutando l’opportunità di valorizzare capitali privati per la loro realizzazione. Bisogna implementare lo strumento del project financing”.

LAVORO. “Con il consenso delle parti sociali dobbiamo mettere in campo provvedimenti per allontanarci dal mercato duale dove alcuni sono troppo tutelati e svantaggiati. Servono riforme per rendere più equo il sistema e facilitare la ripresa della produttività. Il nuovo ordinamento sarà applicato ai nuovi rapporti di lavoro, mentre non saranno modificati i rapporti di lavoro in essere. Una maggiore mobilità fra imprese e settori è essenziale per colmare il divario fra garanzie e svantaggi”.

WELFARE. “Occorre sostenere le persone senza impiego e facilitarne il reinserimento. C’è la necessità di una riforma sistematica degli ammortizzatori sociali per garantire i lavoratori”.

DONNE. “Bisogna rafforzare il contrasto al lavoro sommerso, assicurando l’ingresso delle donne nella vita lavorativa ma anche civile e sociale del Paese, promuovendo al tempo stesso la natalità. Studieremo anche l’opportunità di creare una tassazione privilegiata per le donne”.

GIOVANI. “E’ questa una delle priorità di azione di questo governo: ciò che restringe le opportunità per i giovani è uno svantaggio per il Paese. Dobbiamo rimuovere i vincoli che non consentono ai giovani di sfruttare le proprie potenzialità. Bisogna valorizzare le capacità indivisuali e eliminare ogni forma di cooptazione. E per questo la mobilità è la nostra migliore alleata”.

POLITICHE MICROECONOMICHE. L’Italia deve “valorizzazione il capitale umano mirando all’accrescimento dell’istruzione della forza lavoro, con interventi sulle scuole e sulle aree più arretrate. Gli investimenti in infrastrutture, inoltre, sono fattori rilevanti: a questo scopo abbiamo valorizzato nella struttura del Governo le politiche di sviluppo dell’economia reale attribuendo a un unico ministero le competenze dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, allo scopo di sottolineare che pari attenzione va attribuita alla disciplina finanziaria e alla crescita”.

“Occorre inoltre rimuovere o ridurre oneri e rischi delle procedure amministrative, stimolare la concorrenza, intervenire sulle tariffe minime, dare nuovi strumenti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato in caso di azioni distorsive, accrescere la concorrenzialità dei servizi pubblici, ridurre i tempi della giustizia civile”. Senza dimenticare “l’azione di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie”.

“Il compito è difficilissimo e i margini sono tanto più ridotti dopo anni di contrapposizioni – ha concluso Monti -. Con scelte e obiettivi di fondo condivisi avremo la possibilità di riscattare il Paese e ricostrure la fiducia nelle sue istituzioni”.

Leggi il testo integrale del discorso del premier Mario Monti  

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Categories: Politica