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Francia, ministro Taubira lascia la Giustizia: disaccordo sulla riforma della sicurezza

Cambio della guardia al Ministero della Giustizia francese. Si è dimessa stamattina l’ormai ex Guardasigilli Christiane Taubira, per divergenze sulle riforme costituzionali in tema di sicurezza, che proprio oggi sono state discusse presso la commissione legislativa dell’Assemblea nazionale, la Camera francese. “Talvolta resistere significa restare, talvolta vuol dire andare via (…) Sono per dare l’ultima parola all’etica e al diritto”, ha scritto la Taubira sul suo profilo Twitter.

Il nodo in particolare è stato il progetto di riforma promosso da Hollande, che prevede che i cittadini con la doppia nazionalità, anche nati sul suolo francese, condannati in via definitiva per attività terroristica non siano più riconosciuti come francesi. La perdita della nazionalità significa che la persona in questione diventa a tutti gli effetti uno straniero, con l’obbligo di un visto e la perdita dei diritti politici, nel momento in cui ritorna in libertà. Un’idea caldeggiata da lungo tempo dall’estrema destra del Front National e dalla destra Ump (ora i Repubblicani) e che, dopo gli attentati terroristici del 13 novembre scorso, è stata ripresa dallo stesso presidente della Repubblica e dall’ala più moderata del partito socialista. 

Corrente alla quale non apparteneva il Ministro della Giustizia, che anzi rappresentava la sinistra più radicale, e sarà ricordata per il contributo decisivo al “Mariage pour tous”, la legge approvata nel 2013 che ha legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, iniziativa che ha creato non poche tensioni nella popolazione negli ultimi anni. Alla notizia delle dimissioni ha infatti immediatamente esultato l’associazione “Manif pour tous”, che ha la finalità di promuovere il matrimonio esclusivamente eterosessuale, l’adozione di bambini da parte di famiglie esclusivamente eterosessuali e la libertà di espressione opponendosi alle legge anti-omofobia. L’addio è stato accolto con favore anche dai sindacati della Polizia, che ora invocano “più fermezza. Il Ministro Taubira incarnava la cultura dell’impunità”, accusa una nota.

Taubira è stata sostituita, con passaggio di consegne già oggi pomeriggio, dal deputato socialista Jean-Jacques Urvoas, 56 anni, professore di diritto e esperto dei temi della sicurezza e del terrorismo. Proprio lui, questa mattina, stava relazionando alla commissione della Camera sul testo della riforma voluta dalla maggioranza e contestata da mesi da Christiane Taubira. Uscendo dall’Aula dopo l’intervento, Urvoas ha lui stesso rivelato ai giornalisti di essere il nuovo Guardasigilli. Le prime parole da neo ministro hanno individuato nell’aspetto finanziario la priorità: “Ho 15 mesi di tempo per ottenere più risorse. In pochi sanno che i francesi destinano meno soldi al funzionamento della giustizia che al canone televisivo”.

Il cambio al vertice di Place Vendome è considerato da molti un indebolimento di Hollande nei confronti dell’elettorato più a sinistra: la Taubira infatti, rileva Le Figaro, era l’ultima esponente della “sinistra dei valori”, visto che “i comunisti non sono mai entrati in questo governo, e gli ecologisti ne sono usciti già nel 2014”. Una maggioranza che svolta sempre più verso destra, come era stato evidente con la scelta, ad agosto 2014, di sostituire il ministro dell’Economia Arnaud Montebourg con l’astro nascente Emmanuel Macron, di orientamento decisamente più liberale.

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