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Francia, 500 euro ai giovani: ecco il contratto d’impegno

Max Pixel

Un assegno da 500 euro per i giovani che non studiano e non lavorano, ma solo a condizione che si impegnino a frequentare corsi di formazione e ad entrare nel mondo del lavoro. Questo è quanto prevede il nuovo “contratto d’impegno” presentato dal Presidente francese, Emmanuel Macron. 

Ai giovani neet (acronimo di “Not in Education, Employment or Training”) tra i 16 e i 25 anni sarà offerto un sussidio mensile. In cambio però dovranno frequentare 15-20 ore di corsi di formazione a settimana. “È una misura semplice: impegno, assiduità, motivazione e uno Stato che ti accompagna”, ha spiegato Macron, sottolineando che il principio base della misura è quello di aiutare ragazze e ragazzi a “scoprire un mestiere, formarsi, trovare un apprendistato o un lavoro”. Secondo Macron “centinaia di migliaia di posti di lavoro sono disponibili ovunque in Francia”, un calcolo che però è stato duramente contestato da associazioni e sindacati. 

Quali sono i dati che hanno spinto il Presidente francese a puntare su questo provvedimento? In Francia il 19,8% dei giovani è senza lavoro, mentre nel corso della pandemia le assunzioni degli under 30 sono scese del 77% e il numero di persone iscritte all’ufficio di collocamento è salito del 36%. Volendo fare un paragone: secondo gli ultimi dati Istat diffusi il 3 novembre, in Italia il tasso di disoccupazione giovanile è al 29,8%, mentre il tasso di inattività tra i 15 e i 24 anni è al 35,7%. 

In Francia, secondo i calcoli del Governo, i neet invece sono circa un milione, ma la nuova misura dovrebbe riguardare circa 400mila persone. A loro il Governo ha destinato 550mila euro tramite la nuova legge di Bilancio. 
Tornando al contratto d’impegno, un’altra condizione per accedere al sussidio è il reddito mensile, che dovrà essere inferiore a 497,50 euro. L’assegno sarà erogato per 12 mesi, con la possibilità di estenderlo per altri sei in alcuni casi specifici. Durante questo periodo i beneficiari dovranno frequentare corsi di formazione. Se non rispetteranno gli impegni o rifiuteranno senza giustificazioni valide un’offerta di lavoro il contratto d’impegno sarà interrotto. Regole simili a quelle che in Italia vengono applicate al reddito di cittadinanza, insomma. E simili sono anche le critiche. Secondo l’opposizione si tratta infatti di un sussidio assistenzialista che ostacolerebbe l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

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Categories: Lavoro