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Expo -40 giorni: è la prima volta della Cina con un proprio padiglione

Lo scorso 19 febbraio abbiamo delineato il profilo generale di questo evento straordinario. Il primo marzo con Accenture, il 6 marzo con Enel e FCA-CHN, l’11 marzo con Intesa San Paolo e il 16 marzo con Tim, Finmeccanica e Samsung abbiamo presentato i contributi essenziali al buon esito della manifestazione che stanno offrendo gli otto official global partner di Expo 2015. Oltre agli official global partner altre imprese sono presenti ad Expo 2015. Sono i cosiddetti Corporate Participants. Aziende, associazioni, istituzioni, che hanno presentato un Theme Statement e hanno firmato con Expo 2015 S.p.A. un Contratto di Partecipazione allo scopo di poter costruire, allestire, gestire e smantellare un proprio Padiglione, valorizzando uno o più aspetti del Tema di Expo Milano 2015. Hanno scelto di utilizzare l’Esposizione Universale come palcoscenico per accrescere l’immagine del proprio brand tra milioni di visitatori la China Corporate United Pavilion, la Kip International School, la New Holland Agriculture, il colosso cinese dell’immobiliare Vanke, la cinese JooMoo, la Federalimentare e la Coca Cola.

La presenza cinese a Expo 2015 è davvero massiccia. Distribuita in quattro diversi Padiglioni, uno ufficiale e tre corporate, distinti ma integrati fra loro: il padiglione della Cina, il padiglione del costruttore Vanke, il China Corporate United Pavilion e quello del Gruppo JooMoo. Partiamo nella nostra visita virtuale dal padiglione ufficiale della Cina. Dal lontano paese del dragone è atteso un milione di visitatori, probabilmente la presenza estera più numerosa.

È la prima volta che la Cina partecipa a un’Esposizione Universale con un Padiglione self-built, simbolo dell’impegno di un grande Paese, la seconda economia mondiale. Per la prima volta il Paese illustra nei dettagli la sua politica agricola, dalla storia alle innovazioni del futuro. Anche province e singole città saranno presenti con numerose attività. Lo scopo è ricordare la convinzione della filosofia cinese che “l’uomo è parte integrante della natura”, mostrare le tradizioni culturali e i progressi nei campi dell’agricoltura, presentare i grandi passi compiuti nell’uso razionale delle risorse per assicurare cibo a sufficienza, buono e salutare.

“Come il contadino cura e protegge la sua terra, così il popolo deve custodire il Pianeta” riassume il sito dedicato. Sono tre i temi intorno a cui si dipana l’esposizione, su un’area di 4.590 metri quadri, uno dei più vasti dell’Expo dalle sinuose forme che ricordano le tradizionali pagode “Il dono della natura” illustra il processo del raccolto secondo il calendario cinese lunisolare e i cinque colori del suolo. “Cibo per la vita” mostra il percorso produttivo del cibo, del tofu e di altri piatti, le Otto famose scuole di cucina cinese, la cultura del tè. “Tecnologia e futuro” documenta i progressi scientifici, tra cui il riso ibrido del professor Yuan Longping, il riciclo in agricoltura, le tecniche per la tracciabilità, l’Internet delle cose.

Secondo “luogo” made in China, il China Corporate United Pavilion che raggruppa oltre 20 aziende del settore tecnologico, energetico e alimentare, consorziate per essere presenti a Milano come un’unica entità espositiva. Tra loro giganti come la Commercial Aircraft Corporation of China, Baosteel, Shanghai Electrics. Realizzato con una struttura in acciaio, copre un’area di 1.270 metri quadri. E’ stato progettato dal Tongji Architectural Design and Research Institute di Shanghai. I designer si sono ispirati alla tematica del Seme. “Con il nome ‘Seeds of China’, il China Corporate United Pavilion interpreta – grazie alla simbologia del seme – il sogno di un gruppo di imprese cinesi che vogliono basarsi sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare” afferma il sito dedicato. Negli spazi espositivi sono rappresentati temi quali “L’Origine della vita”, “Il potere della crescita”, “Il sogno dei semi”, “La luce della vita”, “Il ciclo della vita”, “L’arte culinaria” e altri ancora, per mostrare il percorso di crescita e il ruolo del mondo imprenditoriale in relazione al rapido sviluppo che ha avuto la Cina.

Ma il Consorzio intende cogliere l’occasione dell’Expo anche per muovere “alla conquista” della città di Milano. Nel piano che Stefano Mologni (vice segretario generale l’Executive committee del China Corporate United Pavillion) sta mettendo a punto con la Camera Nazionale della Moda a Milano, l’Istituto Maragoni, la Fondazione Altagamma, 10 Corso Como, l’Ambasciata d’Italia a Pechino e il Consolato generale a Shanghai, c’è il progetto di lanciare a Milano un «China fashion day» a giugno 2015 (e un altro a settembre). Nel cuore del Quadrilatero della moda, in via Montenapoleone, il consorzio ha anche un altro progetto: un palcoscenico per giovani designer, artisti e stilisti cinesi. E infine, è allo studio l’dea di realizzare una House of Excellence in piazzetta Liberty, a due passi dal Duomo: una vetrina per il miglior food and fashion made in China.

Passiamo al terzo padiglione cinese, quello del colosso Vanke, leader nel settore immobiliare. Fondata nel 1984, nel 1991 è stata la seconda compagnia quotata alla Borsa di Shenzhen. In poco più di 20 anni è diventata la maggiore compagni di edilizia residenziale della Cina con attività in 53 città medio-grandi nella regione del delta del fiume delle Perle e dello Yangze, nella Bohai Economic Rim, così come nelle regioni centrali e orientali della Cina. Nel 2011 ha venduto appartamenti per 10,75 milioni di metri quadri: in media 60.000 case l’anno. Nel 2012 ha registrato ricavi per oltre 140 miliardi di RMB (circa 21 miliardi di euro).

Il padiglione, situato in prossimità della Lake Arena, è stato progettato dallo studio dell’architetto Daniel Libeskind di New York e da Libeskind Architettura di Milano, che lo hanno concepito come un’estensione del paesaggio circostante. L’esterno del padiglione sarà interamente rivestito da piastrelle rosse, disegnate per l’occasione da Libeskind e prodotte da Casalgrande Padana in un nuovo materiale ceramico ecosostenibile ed autopulente. Al suo interno, il Padiglione Vanke narrerà la storia cinese attraverso una passeggiata in una foresta virtuale composta da 300 schermi che proietteranno cortometraggi sulla vita delle comunità locali, nella cui quotidianità lo Shi-Tang (ristorante collettivo in cinese) svolge un ruolo fondamentale. Nel padiglione si ricreano le atmosfere dello Shi-Tang: molto più di una semplice mensa è un ambiente che rappresenta una struttura sociale tradizionale, presente fin dall’antichità che continua a esistere nella società contemporanea cinese in varie forme. Uno spazio conviviale, in cui trovare cibo conveniente e un ambiente sano e sereno. I visitatori si trovano immersi in una foresta di pali, con schermi che proiettano scene di pranzi, di gioia, e di condivisione. L’installazione basata sulla metafora delle radici, dei tronchi e dei rami vuole simboleggiare l’impegno di Vanke nei confronti della comunità, che vive grazie alle relazioni reciproche tra persone, valori e tradizioni.

Il quarto padiglione è quello del gruppo JooMoo, una conglomerata attiva nell’immobiliare, energia, educazione e investimenti- In particolare è molto attiva nel mondo di internet: dispone di una piattaforma di e-commerce specializzata in eventi culturali. Fra l’altro, ha avuto l’incarico ufficiale di promuovere l’Expo in Asia compresa la vendita dei biglietti. Ha filiali in Italia, Malaysia, Corea del Sud e Hong Kong. “Stupefacente Asia” è il nome del Padiglione. Progettato dallo studio Nemesi & Partners, lo stesso di Palazzo Italia, si estende per 864 metri quadri ed è situato nell’area Corporate. Si ispira al tema dell’acqua e si compone di 5 livelli. All’interno ospita gli spazi espositivi di numerose società cinesi, una sala multifuzionale a doppia altezza, uffici, meeting room, VIP area e in copertura una terrazza panoramica con area verde che può ospitare i numerosi eventi in programma su temi come l’economia innovativa e creativa, l’arte e l’edutainment. E accogliere performance culturali e artistiche con partecipanti di rilievo: musica, artigianato, arte, design, film, cartoni, videogiochi, stage e laboratori di educazione all’arte, sul turismo e sulla tecnologia.

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