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Elezioni regionali Sicilia 2022: guida al voto, chi vince, i 7 candidati alla presidenza. Le informazioni in 4 punti

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Domenica 25 settembre, insieme alle elezioni politiche nazionali, in Sicilia si terranno anche ​​le elezioni regionali volte ad eleggere il nuovo presidente della Regione e i 70 componenti dell’Assemblea Regionale Siciliana. Al voto saranno chiamati 4,6 milioni di siciliani che dovranno scegliere tra 7 candidati alla presidenza, 138 liste e più di mille candidati all’Ars. 

Le elezioni sono state indette con quasi due mesi d’anticipo (si sarebbe dovuto votare a novembre) dopo le dimissioni del presidente uscente, Nello Musumeci, eletto nel 2017 con una lista civica (Diventerà Bellissima), ma oggi rappresentante di Fratelli d’Italia. 

Elezioni regionali Sicilia 2022: quando si vota e quando comincia lo scrutinio

Le elezioni regionali si svolgeranno lo stesso giorno, domenica 25 settembre, e negli stessi orari, dalle 7 alle 23, delle politiche nazionali. I siciliani, dunque, riceveranno tre schede. Due (una gialla e una rosa) per votare i rappresentanti di Camera e Senato, la terza per scegliere il Presidente della Regione e i deputati dell’Ars. 

Lo scrutinio invece sarà differito. Una volta concluse le operazioni di voto, saranno scrutinate prima le schede valide per le elezioni nazionali. Lo spoglio delle schede valide per le elezioni regionali sarà effettuato lunedì 26 settembre a partire dalle 14. 

Elezioni regionali Sicilia 2022: come si vota?

Il sistema elettorale siciliano è misto a turno unico. Per la Regione, gli elettori riceveranno una sola scheda, ma potranno esprimere due voti:

  • un voto per la lista regionale, il cui capolista è il candidato alla presidenza della Regione;
  • un voto per la lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale.

Nel caso in cui non venga espresso alcun voto per una delle liste regionali, il voto espresso per una lista provinciale si estenderà automaticamente anche alla lista regionale collegata.

A differenza di quanto previsto per le elezioni politiche nazionali, si può esprimere il voto disgiunto, il che significa che gli elettori possono votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. “Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all’Ars e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente”, chiarisce la Regione Siciliana.

Scheda Elettorale Elezioni Regionali Sicilia. Provincia: Palermo. Fonte: Ministero dell’Interno

Come vengono eletti i deputati dell’Ars?

Sei 70 deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars), 62 vengono eletti con un sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5%. Alla fine dei giochi saranno assegnati 16 seggi a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna. 

Altri 6 seggi (e arriviamo così a 68) saranno assegnati come premio al candidato presidente vincente. Si tratta, in sostanza, di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento. 

Infine 1 seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze e l’ultimo al presidente della Regione eletto.

Presidente della Regione Sicilia: i 7 candidati alla poltrona

Viene eletto presidente della Regione, il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi. Sono 7 i candidati alla poltrona: 

  • Renato Schifani, sostenuto dalla lista regionale “Renato Schifani Presidente” e dalle liste provinciali Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Popolari e Autonomisti, Dc Nuova. Palermitano, ex presidente della Camera, appartenente a Forza Italia. 
  • Caterina Chinnici, sostenuta dalla lista regionale “Chinnici Presidente” e dalle liste provinciali del Partito Democratico e Cento passi per la Sicilia. Figlia di Rocco Chinnici, il magistrato creatore del pool antimafia di Palermo ucciso nel luglio del 1983, Chinnici era inizialmente sostenuta anche dal M5S. Ma la rottura avvenuta tra i due partiti a causa della caduta del Governo Draghi ha portato ad una scissione dell’alleanza anche a livello regionale.
  • Gaetano Armao, sostenuto dalla lista regionale “Azione-Italia viva – Calenda” e dalla lista provinciale Azione-Italia viva – Calenda. Ex assessore nella giunta di Nello Musumeci. 
  • Nunzio Di Paola, detto Nuccio, sostenuto dalla lista regionale “Movimento 5 stelle 2050” e dalla lista provinciale “Movimento 5 stelle 2050”. Ex capogruppo del M5S nell’assemblea regionale siciliana.
  • Cateno De Luca, sostenuto dalla lista regionale “De Luca Sindaco di Sicilia” e dalle liste provinciali Sicilia Vera, De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord: Orgoglio Siculo con Cateno, Basta Mafie, Terra d’Amuri, Giovani Siciliani, Autonomia Siciliana, Impresa Sicilia, Lavoro in Sicilia;. Ex sindaco di Messina.
  • Eliana Silvia Saturnia Esposito, sostenuta dalla lista regionale “Siciliani Liberi” e dalla lista provinciale “Siciliani Liberi”.
  • Fabio Maggiore sostenuto da Italia Sovrana e Popolare.
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