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Edf rifiuta proposta soci italiani. A buon punto, invece, la cessione delle centrali idroelettriche

Edf ha rifiutato la proposta di A2A sul prezzo d’esercizio dell’opzione a vendere a tre anni sul restante 30% di Edison. Il gruppo franceseha  respinto la proposta della multiutility lombarda che prevedeva un valore di 1,5 euro ad azione. Foro Bonaparte avrebbe espresso la propria valutazione in base al valore di carico della partecipazione, mentre Parigi vorrebbe un prezzo in linea con i valori di mercato. In realtà era stato il sindaco di Brescia, Adriano Paroli (socio alla pari con il Comune di Milano in A2a) a puntare sull’uscita a tre anni con prezzo a 1,5 euro.

Non ci sono, invece, ostacoli nel capitolo che riguarda la cessione delle centrali idroelettriche e sulla nascita di un polo italiano delle rinnovabili che dovrebbe essere controllato al 66% da A2A e al 34% da Iren. La nuova realtà dovrebbe infatti includere le tre centrali che i due principali soci italiani di Edison (tramite Delmi) erediteranno dalla frammentazione di Edipower. La nuova società dovrebbe usufruire di 750 Mw grazie a tre impianti idroelettrici di Edison (Udine, Tusciano e Mese).

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Categories: Economia e Imprese