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Ecobonus: rush finale in Senato per elettrodomestici, caldaie e condizionatori

FIRSTonline

È iniziata in aula al Senato l’esame del decreto sugli ecobonus, che dopo un’apposita estensione riguarda ora anche gli elettrodomestici acquistati nell’ambito di ristrutturazioni edilizie.

Gli emendamenti accolti concedono per questi ultimi sgravi fiscali del 50% nel limite massimo di 10.000 euro, importo che nella dicitura attuale non va più scalato dalla detrazione massima di 96.000 euro prevista per i lavori di ristrutturazione. Oltretutto il testo definitivo non sembra più limitare lo sconto ai soli elettrodomestici ad incastro, bensì li consente per la categoria dei “grandi eletrodomestici”, pur nel rispetto dei precedenti vincoli di efficienza energetica.

È poi in arrivo l’estensione dell’ecobonus al 65% anche per le caldaie e le pompe di calore, escluse espressamente nel testo iniziale del decreto. “Utilizzando dei fondi presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato possibile trovare risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy” ha dichiarato Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico.

L’Aula del Senato ha anche approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilità di evitare l’aumento dell’Iva dal 4 al 21% per i supporti integrativi dei libri scolastici. L’aumento è previsto, come copertura, dal Dl ecobonus.
L’Aula ha accolto inoltre la misura, già approvata in Commissione, che fa salire dal 4% al 10% e non più al 21% l’Iva sui prodotti dei distributori automatici di cibi e bevande.


Allegati: Ecobonus per ristrutturazioni edilizie

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Categories: Economia e Imprese