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Dieci grandi città italiane a rischio fallimento: tremano Napoli e Palermo

Napoli e Palermo, ma non solo. Sono almeno dieci, infatti, le grandi città italiane ad un passo dal fallimento, nonostante il lavoro febbrile di una task force di Palazzo Chigi per scongiurare il rischio crac, così come sta succedendo in spagna dove, dopo la Comunità valenziana, ora a rischiare è la Catalogna. I due grandi capoluoghi del Sud sarebbero in testa alla lista nera, seguiti da Reggio Calabria, che già nel 2008 era finita in rosso, e da molti altri comuni più piccoli.

Il colpo di grazia ai conti già traballanti delle amministrazioni comunali verrebbe da una norma della spending review che impone la svalutazione del 25% dei residui attivi accumulati sino ad oggi, cioè quelle entrate che sono già state contabilizzate, ma che ancora non sono state incassate (e che non verrano incassate nella loro totalità), e che rimangono entrate indispensabili per far quadrare i conti dei Comuni sull’orlo del precipizio.

Il fenomeno del “dissesto”, con tutto ciò che ne consegue, ha già preso piede negli ultimi due anni, con una crescita esponenziale dei casi. In seguito a questa norma, e agli ulteriori tagli previsti dalla spending review (500 milioni dal 2012 e un miliardo all’anno dal 2013), molte altre amministrazioni potrebbero esserne travolte. Molte grandi città, Napoli e Palermo su tutte, già tremano.

 

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