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Decreto Sostegni Bis: le novità su fisco e licenziamenti

Imagoeconomica

Aiuti alle imprese, proroghe di scadenze fiscali, sblocco graduale dei licenziamenti, sospensione del cashback. Sono questi i pilastri su cui si regge il decreto Sostegni bis, un provvedimento in stile omnibus su cui martedì la Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo (444 voti favorevoli, 51 contrari e zero astenuti). Dopo il via libera definitivo di Montecitorio il testo passerà al Senato, che dovrà approvarlo così com’è, visto che la scadenza del decreto è ormai alle porte (24 luglio).

In altri termini: quella attuale è già la forma definitiva del decreto Sostegni bis, un calderone da 40 miliardi in cui nel corso dei mesi è stato infilato di tutto, alterando in modo sostanziale la versione licenziata a maggio da Palazzo Chigi. Vediamo, in sintesi, quali sono le misure principali (fatta eccezione per quelle di cui abbiamo già parlato altrove: cashback e licenziamenti).

IMPRESE: NUOVI AIUTI A FONDO PERDUTO

È il capitolo di spesa più corposo, assorbendo da solo circa 15 miliardi. La novità è il meccanismo del doppio binario:

  • bonifico automatico in linea con quanto fatto con il primo decreto Sostegni;
  • calcolo dell’indennizzo in base alla perdita d’esercizio 2020-2019 (ma in questo caso è richiesta la presentazione anticipata della dichiarazione dei redditi).

Quanto al perimetro dell’intervento, la commissione Bilancio della Camera ha ampliato la platea delle imprese che possono accedere al fondo perduto, allargando la soglia massima di ricavi (relativa al 2019) da 10 a 15 milioni di euro.

Inoltre, il fondo per le imprese che hanno chiuso quest’anno a causa della pandemia è stato rafforzato con 40 milioni di euro.

E ancora:

  • 60 milioni alle imprese che si occupano di matrimoni, feste e cerimonie;
  • 50 milioni alle aziende fieristiche e alle società di logistica e allestimento;
  • 100 milioni alla ristorazione collettiva.

Altri contributi vanno a beneficio degli operatori turistici, delle città d’arte e di quelle portuali.

In ciascuno di questi casi, c’è una novità fiscale da tenere presente: tutte le forme di indennità erogate a imprese e lavoratori autonomi risulteranno escluse dalla base imponibile.

RINVIO DELLE SCADENZE FISCALI

L’intervento sul calendario fiscale riguarda principalmente i lavoratori autonomi e professionisti: i versamenti Irpef, Irap e Iva dei contribuenti soggetti agli indicatori Isa e di quelli in regime forfettario slittano al 15 settembre senza maggiorazioni.

Interessa tutti, invece, il nuovo stop alle notifiche delle cartelle esattoriali, che rimangono sospese fino al primo settembre.

Quanto alle scadenze 2020 relative alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio, vengono riprogrammate tra fine luglio e fine ottobre (il 30 novembre scatterà invece il pagamento per le rate 2021).

Stop anche all’Imu 2021 per i proprietari di appartamenti con sfratto sospeso per Covid. È previsto anche il rimborso della rata versata a giugno, nonché un indennizzo ai Comuni.

Infine, il Sostegni bis proroga al 31 dicembre le moratorie sui prestiti garantite dallo Stato (ma solamente sulla quota capitale).

NUOVI BONUS FISCALI

Il pacchetto di nuovi bonus comprende un credito d’imposta al 100% (prima era al 30%) sulle spese sostenute dai commercianti per dotarsi del Pos.

Altre agevolazioni fiscali vengono destinate alla formazione dei dipendenti e alle imprese farmaceutiche e di ricerca impegnate nei vaccini.

ECOBONUS AUTO

Arriverà fino a fine anno con una dote da 350 milioni l’ecobonus auto. Nella proroga del meccanismo lanciato per favorire la diffusione di veicoli elettrici e ibride figurano anche incentivi da 750 a 2mila euro per chi acquisterà una euro6 usata, diesel o benzina, che costi meno di 25mila euro, rottamando però un’auto con almeno 10 anni.

ALITALIA

Il decreto Sostegni Bis stanzia altri 200 milioni per fare fronte alle richieste di rimborsi nella vicenda Alitalia.

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