X

Dazi, Asia, semestrali e tassi: Borse in rosso. Spread in rimonta

FIRSTonline

Mattinata difficile per le Borse europee, mentre riparte l’offensiva dei dazi Usa nei confronti della Cina e si moltiplicano i segnali di frenata delle economie. Di fronte alla prospettiva di un aumento delle tariffe Usa fino al 25% sull’import di Pechino, la Cina ha già risposto ventilando adeguate contromisure.

A Milano l’indice rallenta dell’1,8% a quota 21.400. Fa leggermente meglio (o meno peggio) Francoforte (-1,7%), la più colpita dalla minaccia dei dazi. Pesa la frenata di Siemens -3,5% che ha annunciato ricavi inferiori alle attese nonostante profitti leggermente migliori delle previsioni. Hugo Boss segna un ribasso di quasi il 6% dopo utili sotto le attese.

Parigi -0,7%, Madrid -1,2%. Non fa eccezione Londra (-1,3%). La banca d’Inghilterra ha alzato il tasso d’interesse allo 0,75% da 0,50%. I membri del comitato ritengono necessarie altre strette monetarie che saranno ‘graduali e limitate’.

Il Btp decennale tratta a quota 2,89% di rendimento, massimo da fine giugno. Bund a 0,42% da 0,44% di ieri. L’euro si indebolisce a 1,161 su dollaro.

A frenare i listini contribuisce il calo del petrolio per la terza seduta consecutiva a seguito della crescita a sorpresa delle scorte Usa. Il contratto sul Brent arretra di 42 cent (-0,58%) a 71,97 dollari il barile. Il wti cede 67 cent (-0,99%) a quota 67 dollari. A piazza Affari è in forte calo Tenaris dopo le comunicazioni del secondo trimestre: -3%. Il produttore di tubi speciali ha avvertito che nella seconda parte dell’anno la crescita sarà debole.  Eni+0,1%. Morgan Stanley abbassa il target price a 17,50 euro.

Saipem -1,8%. Debole Stm (-0,2%) nonostante il propellente di Apple. Pesa sull’automotive europeo il profit warning di Bmw che lascia sul terreno il 2,6% dopo aver comunicato margini inferiori ai target sull’auto. Tutto il comparto ne risente e perde l’1,77% Rallenta anche Fiat Chrysler (-1,7%) dopo i dati sulle immatricolazioni di automobili in Italia (+3,4%) e negli Stati Uniti (+6%).
Ferrari (+1%) rimbalza dopo il tonfo di ieri (-8,3%). Morgan Stanley alza il giudizio ed il target price.

Cede quota il comparto bancario, penalizzato dall’allargamento dello spread. Intesa Sanpaolo e Unicredit -4%; Banco Bpm -3,3%. Ubi Banca (-2,6%) ha annunciato la cartolarizzazione di crediti in sofferenza per un controvalore di 2,75 miliardi di euro.

Poste italiane, in calo del 4%, ha presentato stamattina i conti del secondo trimestre: utile operativo pari a 350 milioni di euro, 25 milioni di euro sopra le aspettative del consensus.

In ribasso Ferragamo accelera in ribasso del 2% e tocca a 19,06 euro il prezzo più basso degli ultimi due anni. Stamattina Equita ha ridotto il target price a 19,0 euro da 19,60 euro, confermando la raccomandazione negativa Reduce (alleggerire la posizione).

Related Post
Categories: Finanza e Mercati