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Cherry Bank in crescita sugli Npl: acquisiti asset per 3,7 miliardi di valore nominale

FIRSTonline

Un anno all’insegna della crescita per Cherry Bank anche nel settore Npl dove ha acquisito asset per un valore nominale di 3,7 miliardi. Dalla sua nascita ad ottobre 2021, la banca nata dall’operazione di fusione per incorporazione di Cherry 106 in Banco delle Tre Venezie ha finalizzato 13 operazioni tra le quali la più rilevante è rappresentata da un portafoglio, originato dal settore bancario e acquisito nel mercato secondario per un valore nominale pari a 1,9 miliardi di euro.

Npl: cosa sono?

Ma cosa sono gli Npl? I crediti deteriorati o prestiti non performanti (in inglese Non performing loans, Npl) sono crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto.

Cherry Bank, performance in accelerazione nel settore Npl

I crediti acquisiti sono principalmente di natura unsecured e riguardano complessivamente 191.000 posizioni debitorie, originate per oltre l’85% del valore totale dal segmento bancario, mentre circa il 15% fa riferimento al credito al consumo. Le operazioni di acquisizione sono state effettuate per il 92% del loro valore totale nel mercato secondario.

Negli ultimi dodici mesi la divisione Npl Management di Cherry Bank, che opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con un network di 18 società di recupero e conta su una cinquantina di operatori interni, ha finalizzato circa 9.000 posizioni e definito piani di pagamento per ulteriori 1.000 posizioni debitorie.

Bossi: “Terza ondata di Npl influenzata da recessione e tassi più alti”

“Quello del distressed credit è un settore strategico per il piano di crescita di Cherry Bank – spiega Giovanni Bossi, ceo di Cherry Bank – che può contare su due driver fondamentali: le persone e l’innovazione tecnologica. Le professionalità e le competenze di cui disponiamo ci consentono di affrontare l’arrivo dell’attesa terza ondata di Npl, che ci aspettiamo influenzata da nuovi elementi rispetto al passato, ovvero dalla recessione e da tassi di interesse più alti. In questo scenario, sarà fondamentale l’apporto di soluzioni tecnologiche, che consentano di operare con maggiore efficienza e di rimettere a disposizione nel più breve tempo possibile risorse preziose per l’economia reale”.

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Categories: Finanza e Mercati