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Casual Dining, due giovani a Milano lanciano nuovo concept di ristorazione

foto di Carlotta Vigo

Milano lancia un nuovo concept di casual dining, un format originale in grado di fondere al suo interno tre anime: consumazione in loco delivery e asporto di alto livello, tutto con uno sguardo attento alla sostenibilità e all’innovazione. L’idea è stata di due giovani entusiasti imprenditori: Ludovico Leopardi e Leo Schieppati, – non raggiungono 60 anni in due – che hanno portato la loro sfida ristorativa in Via Bonvesin De La Riva, un indirizzo storico per l’enogastronomia italiana, proprio dove sorgeva il primo ristorante di Gualtiero Marchesi, padre nobile dell’alta cucina italiana e maestro di molti grandi chef che sono passati in questo santuario per muovere i primi passi di importanti carriere.  

Le cinque insegne temporanee con cui parte l’offerta gastronomica di META sono il ristorante Uovodiseppia – la proposta street food dello Chef stellato Pino Cuttaia -, la caffetteria Orsonero Coffee, la gelateria Gusto 17, Young Rice e Rare – due nuovi format ideati dal team di META.

L’idea è quella di una proposta variegata e di elevato livello, dove gustare piatti salati e dolci accompagnati da un’esclusiva selezione di caffè e birre artigianali che dona una nuova dimensione al food retail e al food delivery di Milano. Piatti della tradizione siciliana come arancine e cannolo, primi a base di riso sostenibile, carne e pesce cotti strizzando un occhio a tecnologie quali il forno infrarossi, caffè monorigine o blend, con estrazioni classiche o alternative, e gelati artigianali sono solo alcune delle proposte gastronomiche.

Un format mutuato dai Paesi anglofoni, quello pensato da Ludovico e Leo, che commentano così la loro nuova avventura nel settore della ristorazione: “META nasce dopo un’attenta analisi del modello ‘ghost kitchen’ sviluppatosi negli Stati Uniti e in Regno Unito, della sua applicabilità nel mercato italiano e delle sue lacune. A partire da questo abbiamo elaborato un retail concept inedito: da un lato uno spazio “delivery native” e dall’altro uno spazio sociale e conviviale, simile a un piccolo food market londinese. L’innovativo concept viene abitato da un “Food Collective” che punta a coinvolgere un pubblico esteso grazie a una proposta gastronomica di alta qualità, ma dal prezzo accessibile e con un servizio che risponda ad alti standard di sostenibilità sociale e ambientale”.

Le novità introdotte da META però non si limitano solo all’unicità del retail format. La nuova food court milanese, infatti, ha sviluppato una piattaforma di on-demand delivery di ultima generazione, accessibile sia via app che browser, che permette di selezionare i piatti delle diverse cucine in un unico ordine. Il servizio di delivery, in particolare, viene gestito privatamente utilizzando motorini elettrici e garantendo un’experience intuitiva e sostenibile. Delivery etico, packaging a impatto zero e una costante ricerca sulle ultime applicazioni innovative nel campo della sostenibilità sono i punti di forza su cui i due giovani imprenditori hanno investito investe per dar vita a un progetto unico nel panorama della ristorazione milanese.

META si affaccia con otto vetrine sulla strada dove sono dislocate rispettivamente le cucine dei ristoranti e la sala retail. Un unico dehors con capienza di 80 posti a sedere abbraccia tutti i locali dell’insegna. La sala retail che ospita Orsonero Coffee è stata interamente progettata dal duo di designer franco-libanesi David/Nicolas, riconosciuti tra i migliori interior designer al mondo del 2020, ed è caratterizzata da un ambiente dinamico e accogliente grazie ai neon che completano la boiserie in legno. “La candidatura per entrare a far parte dell’esclusivo Food Collective – dicono gli organizzatori – è sempre aperta ed è un’opportunità per partner di eccellenza come chef stellati, ristoranti gourmet e innovatori gastronomici di avvicinarsi al mondo del casual e delivery dining, circondati da colleghi e in un ambiente sicuro dove poter sperimentare senza dover rispettare i criteri del proprio ristorante”. Il coinvolgimento nel Food Collective è flessibile e comporta investimenti iniziali molto ridotti, basandosi quasi del tutto su un modello di revenue sharing, per usufruire di un pacchetto di servizi esaustivo, elaborato per essere vincenti in questo mercato, quali servizi di marketing e di vendita, servizi software e di logistica.    

  

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