X

Case: i prezzi aumentano a Milano, Torino e Roma

Imagoeconomica

Calano le compravendite e salgono i prezzi delle case. Questo il sunto dei dati pubblicati dall’Istat, secondo cui nel secondo trimestre del 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie aumenta del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2019 (era +1,7% nel primo trimestre 2020). Parallelamente, in base ai dati dell’Osservatorio del Mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, i volumi di compravendita sono scesi del 27,2% su base tendenziale dopo il -15,5% segnato nel primo trimestre.

CASE: SALGONO I PREZZI

L’aumento tendenziale del 3,1% dei prezzi delle abitazioni è il più ampio da quando è disponibile la serie storica dell’IPAB ed è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove, cresciuti del 2,7%, sia a quelli delle abitazioni esistenti, in rialzo del 3,7% (erano rispettivamente +1% e +1,9% nel I trimestre). Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2020 è pari a +3,2%.

“Dopo la lunga sequenza di flessioni che dal 2012, con l’eccezione della debole risalita del 2016, si sono susseguite fino a metà del 2019, i prezzi delle abitazioni crescono in modo marcato e per il quarto trimestre consecutivo. Accelerano, in particolare, i prezzi delle abitazioni esistenti che tornano sopra il livello medio del 2015. La svolta si determina però in concomitanza con la crisi dovuta all’emergenza sanitaria che ha fortemente ridotto le compravendite di abitazioni e i prezzi del periodo in esame fanno per lo più riferimento a contratti i cui termini sono stati stabiliti prima del lockdown” commenta Istat.

La significativa crescita dei prezzi delle case, fa notare ancora l’Istat, consolida il trend iniziato nel secondo semestre del 2019 e fa riferimento a contratti siglati tra aprile e giugno ma le cui condizioni si sono perfezionate per lo più nel periodo pre-lockdown.

COMPRAVENDITE: VOLUMI IN RIBASSO

Come detto, a causa del lockdown e delle restrizioni imposte dal Governo per fronteggiare la pandemia di coronavirus, nel secondo trimestre il volume di compravendite è sceso del 27,2%. Il calo ha riguardato soprattutto la prima parte del trimestre ed è stato in larga parte riassorbito a giugno, senza prefigurare per ora, un ribasso generalizzato e persistente della domanda tale da influenzare l’andamento dei prezzi nel breve periodo.

PREZZI CASE: GLI AUMENTI NELLE PRINCIPALI CITTÀ

I prezzi delle abitazioni sono saliti in tutte le ripartizioni geografiche. Il rialzo più consistente si è registrato nel Nord-Ovest (+5,5%) e nel Nord-Est (+4,1%), mentre nel Sud e nelle isole l’incremento è stato pari al 2,3%. Tasso di crescita più basso per il Centro, che segna +0,9%. 

Per quanto riguarda le singole città, nel secondo trimestre si sono impennati i prezzi delle case a Milano, saliti su base annua del 15,9% (+3,8% sul trimestre precedente). “L’aumento – fa sapere l’Istat – è imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle abitazioni esistenti”. Rispettivamente la crescita è del 18,3% e del 15,7%. A livello congiunturale invece, i prezzi delle abitazioni nuove scendono dello 0,7%, quelli delle abitazioni esistenti salgono del 4,9%. 

I prezzi delle case salgono anche a Torino, ma meno rispetto al trimestre precedente: i dati mostrano un +1,8% nel secondo trimestre e di un +2,3% nel primo. L’incremento si deve esclusivamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che aumentano del 2,8%, mentre quelli delle abitazioni nuove diminuiscono del 3,9%.

Su base tendenziale a Roma i prezzi sono saliti dell’1,3%, dal +1,8% del trimestre precedente. Ancora una volta il rialzo si deve ai prezzi delle abitazioni esistenti che crescono dell’1,6% mentre quelli delle abitazioni nuove diminuiscono dello 0,8%. Su base congiunturale si rileva invece una crescita marcata per entrambe le componenti (+2% per le abitazioni nuove e +2,6% per le esistenti).

Allargando l’orizzonte temporale d’analisi, nel II trimestre del 2020 rispetto alla media del 2010 i prezzi delle abitazioni nel loro complesso risultano in crescita del 6,8% a Milano, in diminuzione del 18,9% a Torino e in calo del 25,9% a Roma, dove la sequenza delle flessioni iniziata nel 2012, con l’eccezione della ripresa del 2016, si è interrotta solamente nei primi due trimestri dell’anno in corso.

Related Post
Categories: Economia e Imprese