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Carige rimbalza: piace il bond garantito da Malacalza

Imagoeconomica

Apre in forte rialzo il titolo Carige a Piazza Affari, guadagnando subito il 10% a inizio seduta, dopo il tonfo di giovedì, e poi attestandosi a metà mattinata intorno al valore di di 0,005 euro per azione. La reazione dei mercati arriva dopo la notizia che il Cda di nella serata di giovedì ha spinto sulla via di possibili aggregazioni (sulle quali fino all’assemblea di settembre la famiglia Malacalza si era detta prudente) e per il rafforzamento del patrimonio attraverso l’emissione di un prestito subordinato da 200 milioni di euro. La mossa si è resa necessaria dopo l’incontro avuto nei giorni scorsi tra l’Ad Fabio Innocenzi e i funzionari della Bce, mentre proprio giovedì a rendere la situazione ancora più delicata ci si era messa anche la bocciatura da parte dell’agenzia di rating Fitch, che ha tagliato il giudizio da B- a CCC+ con outlook negativo.

Per quanto riguarda il bond, la banca ligure, assistita da Ubs, potrebbe beneficiare di una sorta di garanzia del primo azionista – quindi la famiglia Malacalza – sull’emissione, che così pagherebbe un rendimento inferiore rispetto a quelli richiesti oggi dal mercato. Più remota è invece l’ipotesi di un aumento di capitale, che sarebbe necessario e che infatti sulla carta non è possibile escludere a priori. Anche in questo caso la holding dei Malacalza potrebbe arrotondare ulteriormente la propria partecipazione, dopo i 400 milioni di euro già investiti nell’istituto di credito genovese.

Sulla possibilità di un’operazione di M&A, circolano già le voci di possibili acquirenti: da Ubi Banca a Banca IFIS, anche se entrambe smentiscono le indiscrezioni. Intanto risale, come detto, il titolo Carige in Borsa, giunto negli ultimi mesi ai minimi storici. Nell’ultimo anno ha perso più del 76%, cioè oltre tre quarti del proprio valore.

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Categories: Finanza e Mercati