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Borse ultime notizie: auto e consumi spingono le borse europee. Milano la migliore, Unicredit ai massimi

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I moniti delle banche centrali frenano ma non spengono le spinte al rialzo che qua e là sostengono l’avanzata del Toro. Ecco allora le ultime notizie dalle Borse: stamane brilla nei listini europei la stella di H&M +8% dopo i conti. L’azienda svedese, assieme a Zara/Inditex, rappresenta un indice fedele dell’atteggiamento dei consumatori europei. In grande evidenza anche Renault, guidata da Luca De Meo, che sale del 6% a Parigi. Il gruppo, visto l’attuale livello di performance superiore alle aspettative iniziali, ha aggiornato le sue prospettive finanziarie per l’intero anno 2023 e prevede un margine operativo consolidato tra il 7% e l’8%, rispetto alla stima precedente del 6%.

In scia sale anche Stellantis +3,4%, il titolo più brillante di Piazza Affari. Il colosso automobilistico ha incrementato la produzione di Jeep, in vista di possibili scioperi in autunno in alcuni dei suoi stabilimenti degli Stati Uniti. Il settore auto +1,2% è il più gettonato in Europa.

Milano regina d’Europa: si attende l’inflazione tedesca

La Borsa di Milano +0,84% alle 12,30, di nuovo vicina all’asticella dei 28 mila punti, è il listino migliore del Vecchio Continente davanti a Parigi, che registra tra l’altro il rinnovo delle licenze tra Essilor/Luxottica e Jimmy Choo

Alle 14 esce l’inflazione tedesca di giugno. In giugno l’inflazione dei lander tedeschi è salita, lasciando intravedere un aumento dell’indice nazionale. Sulla base dei dati preliminari, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un incremento annuo di 6,2% nel Nord-Reno Vestfalia e in Baviera e di 6,7% in Brandeburgo. Per il dato preliminare a livello nazionale le attese Reuters sono pari a 6,3% su anno, in rialzo rispetto a 6,1% del mese precedente.

In Spagna l’inflazione ha frenato bruscamente in giugno, attestandosi al +1,6% anno su anno, dal +2,9% di maggio, il consensus era +1,5%. L’inflazione core passa da 6,1% a 5,9%, il consensus era 5,5%. Il Bund tedesco tratta a 2,35%. Spread a 160 punti.

Sul fronte valutario il dollaro statunitense ha toccato un massimo di oltre sette mesi contro lo yen giovedì dopo che i capi delle rispettive banche centrali hanno ribadito la divergenza nella politica monetaria, mentre la corona svedese ha raggiunto un minimo storico dopo che la Riksbank ha aumentato modestamente (+0,25%) il suo tasso di interesse.

Banche alla riscossa a Piazza Affari

Nel listino di Piazza Affari salgono alla ribalta anche le banche. Tra le altre Banca Mps +2%, può essere il pivot per creare il terzo polo bancario di cui può beneficiare l’intero sistema nazionale, lo sostiene il presidente Nicola Maione in un’intervista al Sole 24 Ore. Corrono anche Banco Bpm +2,6% e Unicredit +2,5% oltre i 21 euro, su nuovi massimi da sette anni.

Tra i petroliferi Tenaris + 2%, su cui Jefferies ha avviato la copertura sul titolo con un giudizio Buy e un target price di 19 euro. Batte Saipem +2% che si è aggiudicata nuove commesse per 1 miliardo di euro.

Brent e Wti tornano a salire dello 0,3%. Petrolio ieri in recupero a seguito della discesa delle scorte di greggio degli Stati Uniti.

In terreno negativo utilities e Telecom ma con variazioni inferiori al mezzo punto percentuale. Cdp (quota 60% in OF) e Macquarie (40%) hanno svalutato l’avviamento Open Fiber Holdings (holding di controllo di OF) da Eu2.5bn a Eu327mn, nell’esercizio 2022 portando ad una perdita di esercizio di quasi 140 milioni.

In fermento le banche a Wall Street. Salgono prima della riunione Bank of America +2%. Wells Fargo +2% e gli altri big: gli istituti hanno superato gli esami annuali della Fed, dimostrandosi in grado di navigare una eventuale catastrofe economica.

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