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Borse, ribassi in vista sia in Europa che in America: superdollaro e tassi in tensione

Pixabay

La musica di “Stand by Ukraine” degli U2 ha sommerso in anticipo e a sorpresa l’eco degli inni guerreschi della Piazza Rossa, oggi coinvolta nelle celebrazioni putiniane dell’aggressione all’Ucraina (inizio ore 10.30). Si è aperta così una settimana piena di interrogativi per i mercati, duramente provati dal crollo dei listini Usa di venerdì.

Di qui un avvio ad alta tensione della settimana finanziaria. In Asia Pacifico si registra un ribasso generalizzato delle borse e una debolezza diffusa tra le valute dell’area: il cross dollaro-rupia indiana tocca il massimo della storia a 77,3.

Il Treasury Usa sale al 3,13%

Il future del Nasdaq è in calo dell’1%: le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso di circa un punto percentuale. Salgono ancora i rendimenti dei titoli di Stato. Il Treasury Note a dieci anni è intorno ai livelli del 2018, con un rendimento del 3,13%.

Apertura pesante a Tokyo (-2%). Dalle minute della Banca centrale emerge l’ostinazione di una parte del board a difendere la politica dei tassi negativi. Lo yen, rispetto al dollaro Usa, è sui minimi dal 2022.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo dello 0,6% nel giorno della pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale cinese. Le esportazioni sono salite del 4% in aprile, in forte ridimensionamento dal +14% di marzo. Il tasso di disoccupazione è salito sui massimi dal maggio del 2020 (5,8%).

La borsa di Hong Kong è chiusa per festività. Kospi di Seul -1,3%. Sidney -1,5%. BSE Sensex di Mumbai -1%.

Le sanzioni colpiscono i vertici di Gazprombank

Poco mosso il petrolio, attorno a 110 dollari. Mercoledì dovrebbero essere finalmente approvate le sanzioni sul petrolio russo. A sbloccare il veto dei Paesi più di pendenti da Mosca l’impegno Usa che emerge dal comunicato del G7: “Lavoreremo insieme e con i nostri partner per garantire forniture energetiche mondiali stabili e sostenibili e prezzi accessibili per i consumatori”.

Gli Stati Uniti, intanto, hanno annunciato nuove misure contro Mosca: vengono colpiti alcuni dirigenti di Gazprombank, la banca del colosso dell’energia, spenti tre canali tv e vietato agli americani di prestare servizi di consulenza e contabilità alle società russe

Christine Lagarde a Strasburgo: riflettori sui tassi Bce

L’appuntamento chiave della settimana per il destino delle borse arriverà mercoledì prossimo, quando sarà svelato il dato di aprile per capire se il picco dell’inflazione è stato raggiunto: dopo il massimo dal 1981, gli analisti prevedono un leggero calo all’8,1/8,2 per cento, contro l’8,5% di aprile. Nella stessa giornata il numero uno dell’Eurotower Christine Lagarde parlerà al Parlamento europeo. Un intervento molto atteso perché i mercati ritengono ormai scontato un rialzo dei tassi entro l’anno.

Domani i dati sulla produzione industriale

Martedì, attenzione all’indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche.

Nello stesso giorno l’Istat pubblicherà i dati sulla produzione industriale a marzo, mentre c’è attesa per l’intervento in Parlamento del Ministro dell’Economia Daniele Franco su Ita.

A Piazza Affari lunga lista di bilanci e dividendi per le aziende dell’Egm e dello Star. In programma il bilancio e successiva call con gli analisti di Bper.

A Wall Street occhio a Walt Disney e Rivian

Negli Usa prosegue la sfilata dei conti societari. Attenzione a Walt Disney, impegnata nel contenzioso con lo Stato della Florida che chiede una censura sui contenuti (ritenuti sessualmente troppo trasgressivi) dei prodotti del colosso dell’entertainment, pena la fine dei vantaggi fiscali sui parchi gioco.

Da seguire mercoledì i conti di Rivian: scade il lock up sul concorrente di Tesla nell’auto elettrica. Probabile che scattino le vendite di Ford, che ha il 5%, e di Amazon, il primo azionista.

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Categories: Finanza e Mercati