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Borse chiusura 9 maggio: banche sugli scudi a Piazza Affari che supera i 39 mila punti base ed euro sempre più super

Imagoeconomica

Piazza Affari è ancora la regina del giorno (+1,02%, 39.369 punti base) e Francoforte è da record (+0,62%, 23.494 punti) in un contesto europeo che chiude positivo, sostenuto dalle trimestrali e dall’ottimismo sui dazi. Il tema commerciale è uno dei più monitorati dagli investitori in queste seconda era Trump e l’accordo siglato ieri tra Regno Unito e Stati Uniti fa ben sperare gli altri paesi, tenendo inoltre accesa la fiammella sull’esito del meeting tra esponenti di Washington e di Pechino, domani in Svizzera. A questo proposito però il presidente Usa ha parlato di dazi su prodotti cinesi che potrebbero scendere dal 145% all’80%, mentre il mercato puntava su tariffe intorno al 60%. Questa prospettiva ha portato un po’ di volatilità sulle borse, in particolare a New York dove Wall Street, dopo un avvio intonato, è passata in calo per poi recuperare e muoversi ora contrastata. Anche i listini europei hanno rallentato, ma la chiusura resta positiva oltreché a Milano e a Francoforte, a Parigi +0,64%, Madrid +0,54%, Amsterdam +0,43%, Londra +0,26%. 

Resta qualche segno di nervosismo, alimentato anche dalle numerose tensioni internazionali, mentre ancora risuonano nelle orecchie le prime parole del nuovo Papa Leone XIV eletto ieri: una “pace disarmata e disarmante”. Il Papa americano, che quasi nessuno si aspettava, è stato accolto dalla Casa Bianca con manifestazioni di entusiasmo, anche se per l’ex stratega di Donald Trump, Steve Bannon, si tratta di un “anti-Trump”, della “peggior scelta per i cattolici MAGA”, che sta per make America Great again.

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Oro scintillante

In un mercato non completamente guarito dall’incertezza tornano gli acquisti sull’oro. Lo spot gold tratta in questo momento in rialzo dell’1,02%, per un prezzo che si avvicina a 3.340 dollari l’oncia.

Si muove anche oggi intonato il petrolio, che vede i prezzi del greggio texano muoversi oltre i 60 dollari al barile, mentre il Brent, consegna luglio 2025, sale dell’1,18% e prezza 63,58 dollari al barile.

Sul mercato dei cambi è l’euro oggi a recuperare posizioni, pur restando sotto 1,13 nel cambio con il dollaro.

Il bitcoin è poco mosso a 103.083 dollari.

Piazza Affari chiude la quarta settimana positiva

Piazza Affari chiude la quarta settimana in rialzo e vede anche oggi molti titoli promossi a pieni voti alla prova dei conti.

In primo piano c’è Mediobanca, +5,4%, dopo i numeri oltre le previsioni (utile netto del trimestre a 993 milioni, +5%) e l’impegno per l’Ops su Banca Generali (+0,09%). Anche la società di risparmio gestito ha mostrato risultati trimestrali oltre le attese, mentre ha conferito mandato all’ad Gian Maria Mossa per approfondire l’offerta di Mediobanca e le sue implicazioni, congelando al contempo il piano triennale.

È positiva, ma più prudente Banca Monte Paschi (+1,5%), che ha chiuso i primi  tre mesi con un utile di 413 milioni di euro, in crescita del 24,2%. Piazzetta Cuccia non sembra una preda facile da conquistare e non crede nel progetto industriale di Siena che ha lanciato a sua volta un’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Nella seduta odierna si è allargato lo sconto implicito di questa Ops intorno al 10%.

Restando in ambito bancario (e trimestrale), è in luce Bper +3,24%, dopo i conti record presentati alla vigilia. Bene la Popolare di Sondrio, +1,89%, nel mirino della popolare modenese. Salgono le big Intesa +0,87% e Unicredit +0,96%. Quest’ultima esaminerà i conti nel consiglio di amministrazione convocato per domenica, mentre resta l’incertezza sull’evoluzione dell’Ops su Banco Bpm (+1,94%).

Tra i titoli di aziende che hanno presentato i numeri del trimestre oggi c’è Enel +2,07%, che ha visto un andamento leggermente migliore delle stime inducendo alcuni analisti a rivedere al rialzo il prezzo obiettivo.

Soffre Leonardo -3,31%, nonostante i conti siano positivi. Secondo Banca Akros “negli ultimi cinque anni il primo trimestre ha rappresentato in media solo il 9% dell’Ebitda dell’intero anno” e il titolo ha limitati spazi di crescita a causa delle alte valutazioni raggiunte. Per questo il broker ha ridotto la raccomandazione a ’neutral’ da ’accumulate’. 

Tra i maggiori rialzi del giorno ci sono Saipem +3,86%, Stm +3,81%, Telecom +2,48%, Pirelli +2,15%, Azimut +2%.

Tra i maggiori ribassi: Campari -2,71%, Amplifon -2,27%, Diasorin -1,57%.

Stellantis sale dello 0,73%, anche se Moody’s ha tagliato il rating a Baa2 da Baa1, alzando l’outlook a stabile da negativo.

Fuori dal listino principale tonfo di Piaggio, che perde il 7,1%, dopo aver mostrato ricambi trimestrali in calo del 13,4%.

Spread stabile

La seduta è praticamente incolore sul secondario dove lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata si conferma a 105 punti base. Salgono leggermente i rendimenti (Btp +3,61%), in un quadro macro in cui l’Istat stima che la produzione industriale italiana a marzo sia cresciuta appena dello 0,1% rispetto a febbraio.  

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