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Borsa: scintille Mediaset, Mps e Creval, ko Carige

Parte in terreno positivo la settimana finanziaria di Piazza Affari, in rialzo dello 0,44% a 22.200 punti nonostante lo stacco di alcune cedole.

La crisi politica tedesca non sembra di facile o rapida soluzione. Ma per ora i listini azionari europei non sembrano allarmati: Parigi guadagna lo 0,4%, Madrid +0,15%. A Francoforte, dopo l’avvio in rosso, l’indice ha preso la via del rialzo. Influisce il passo in avanti di Rwe +1,94% in attesa di sviluppi sulla possibile cessione di Innogy, la società delle rinnovabili a cui è interessata anche Enel +0.2%. Bene anche Volkswagen che guadagna il 4% trascinando la controllante Porsche +3% dopo aver aggiornato i target del piano quinquennale.

I problemi di Angela Merkel si riflettono invece sull’euro a 1.173 sul dollaro (-0,4%).

Positivo l’avvio della settimana Usa, sulla scia dei dati macro. Wall Street si muove in lieve rialzo.

Il “super-indice” Usa è cresciuto in ottobre dell’1,2%, offrendo un nuovo sostegno al rialzo dei tassi. Immediata la reazione sulle obbligazioni: il rendimento del Treasury 2 anni si è spinto a 1,74%, massimo degli ultimi nove anni.  Lo spread tra bond a due anni e dieci anni scende a 61 punti base, minimo da 10 anni.

Il Brent corregge in ribasso di un punto e mezzo. Eni +0,22%, Saipem +0,9%.

Il titolo principe della giornata è Mediaset +4,2%, in attesa del possibile accorso tra Fininvest e Vivendi prima dell’udienza presso il Tribunale di Milano, fissata per il 19 dicembre.

Telecom Italia +0,6%. Oggi si incontrano l’amministratore delegato Amos Genish ed il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

Sull’andamento della seduta incide lo stacco dell’acconto sul dividendo 2017 di alcune importanti blue chip: Atlantia -0,7%, Banca Mediolanum -2,86%, Mediobanca -3,65%, Recordati +0,63%, Tenaris -0,25%, Terna -2,03%.

“I tassi d’interesse dovrebbero rimanere ai livelli attuali per un esteso periodo di tempo, ben oltre l’orizzonte del nostro programma” di allentamento quantitativo. Lo ha sostenuto Mario Draghi nel corso dell’audizione al Parlamento europeo. A proposito dei non performing loan è necessario “uno sforzo congiunto”. La ripresa, secondo il banchiere, “resta solida e diffusa grazie al supporto della domanda interna” ma ci vorrà tempo prima che “i miglioramenti osservati si traducano in una crescita dei salari più dinamica”.

Tra le banche si inabissa Inizio modulo Banca Carige, sospeso per eccesso di ribasso sul -38%. I grandi soci della banca, la famiglia Malacalza, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, insieme alle banche del consorzio (Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays, hanno dato il proprio formale benestare all’aumento di capitale da 560 milioni di euro. Il consorzio ha garantito il 100% dell’operazione.

Al contrario chiude con un teorico +47,6% il Credito Valtellinese. Oggi sono state vietate la vendita allo scoperto. Passato il pericolo di una nuova crisi sistemica provocata da Carige rimbalza Mps +15,6%.

Tra gli altri istituti: Unicredit +0,3%, Intesa -0,14%, Banco Bpm +2,7%.

Nel resto del listino sale Stmicroelectronics +1,18% dopo che S&P ha alzato l’outlook a positivo da stabile, confermando il rating BBB-.

Yoox Net a Porter +1%. RBC ha avviato la copertura con Outperform, target price a 35 euro. Moncler +2,15%.

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