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Borsa, Pirelli in rally. Forte domanda per l’asta Bot

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Salgono i listini europei, ottimisti sull’esito dei negoziati sui dazi tra Usa e Cina. Stamattina una delle consigliere politiche di Donald Trump, Kellyanne Conway, ha affermato che l’incontro tra i due presidenti sarà “presto”. A Piazza Affari il rialzo dell’indice sfiora lo 0,9%, attorno a quota 19.800 punti. La prospettiva di un accordo sui commerci spinge in particolare Francoforte (+1,3%). In terreno positivo anche Parigi (+1,07%) e Madrid (+0,75%). Londra avanza di mezzo punto circa.

Contribuisce al buon umore l’accordo al Congresso Usa per evitare un nuovo stop al bilancio federale. L’intesa prevede fondi per 1,38 miliardi di dollari per costruire 55 miglia di barriere fisiche moderne lungo il confine con il Messico, molto meno di quanto chiesto da Donald Trump per il Muro.

Da non trascurare però l’allarme di Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank: la zona euro, ha detto stamane, “non è ancora a prova di crisi, perciò la Bce corre ancora il rischio di dover fungere da unità di crisi, un fattore che rappresenta un rischio alla sua indipendenza”.

Intanto due eurodeputati, Marco Zanni, della Lega, e Marco Valli, espulso alla fine dello scorso anno dal Movimento 5 stelle, hanno presentato una interrogazione alla Bce riguardante la proprietà legale delle riserve auree degli Stati.

In forte discesa il rendimento in asta dei Bot. Il Tesoro ha venduto tutti i 6,5 miliardi di euro offerti, con tassi in netta discesa. Il rendimento medio è calato a 0,181% da 0,285% del collocamento di gennaio. La domanda ha raggiunto i 10,72 miliardi di euro con un rapporto di copertura in aumento a 1,65 da 1,54 precedente.

L’attesa si sposta ora sull’appuntamento di domani, sull’emissione tra 3,5 e 4,5 miliardi nelle riaperture dei benchmark Btp a 3 e 7 anni.

Sul mercato secondario il Btp tratta a 2,85%, da 2,89% di ieri. Spread in discesa a 271 punti base, da 276 di ieri.

L’euro stamattina è poco mosso a 1,128 su dollaro, dopo sei giorni consecutivi di flessione su dollaro.

Il petrolio Brent tratta a 62 dollari il barile, in rialzo dello 0,8%, ieri invece ha chiuso in calo dell’1%. Oggi attesi i dati sulle scorte Usa. Sale Eni (+0,5%), scelta tra le cinque società che hanno ricevuto una licenza per attività esplorative in Egitto. Saipem +1% e Tenaris+2%

Pirelli (+4,2%) in rialzo a ruota di Michelin (+10,1%): il produttore francese di pneumatici ha detto ieri sera che prevede un incremento dell’utile operativo nel 2019. Oltre all’azienda della Bicocca ne approfittano il competitor tedesco Continental (+3,2%) e quello francese Faurecia (+3,9%).

In grande evidenza anche Stmicroelectronics (+3,9%).

In calo invece Prysmian (-1,15% da 2% iniziale), dopo che ieri sera la società ha annunciato che la sanzione massima per il procedimento antitrust del 2011 in Brasile potrebbe arrivare a 96 milioni di euro. Mediobanca Secutities parla di “notizia negativa” sottolineando che la cifra corrisponde a circa il 2% della capitalizzazione.

In lieve ripresa Fiat Chrysler (+0,3%). Entro fine anno inizieranno i lavori per realizzare allo stabilimento di Modena una Maserati di altissima gamma. Lo dicono fonti sindacali e una nota del marchio Fca. Ferrari +1%.

Brembo +2,2%. Fidentis (buy) si aspetta che l’azienda non solo centrerà i target 2018, ma indicherà una crescita dei ricavi 2019 del +6,5% con un margine ebitda sostanzialmente stabile anno su anno.

Ancora denaro sulla Juventus (+2%). Il consiglio d’amministrazione ha deliberato la possibile emissione di bond non convertili fino a 200 milioni di euro, range indicato 100-200 milioni di euro. La finestra temporale si chiude a giugno.

Agitazione nel lusso: il colosso Kering, che controlla Gucci, ha esordito con un busco calo del 4% dopo i conti, ma ha poi annullato le perdite. Nel trimestre, le vendite a parità di perimetro salgono del 24% a 3,8 miliardi di euro, leggermente meglio delle attese. Moncler +0,5%. Ferragamo +0,6%.

Avanzano le banche in Borsa. Vanno bene le big sul Ftse Mib ma soprattutto le mid cap come Banca IFIS (intorno al +7% dopo i conti di lunedì) e ancora meglio Monte dei Paschi di Siena, che sale fino a quasi il 10% a mezzogiorno, a 1,3665 euro per azione, con un notevole aumento dei volumi degli scambi pari a 3,6 milioni di pezzi scambiati solo nella prima parte della mattina, contro una media di 2,3 milioni al giorno negli ultimi tre mesi.

La banca guidata da Marco Morelli ha presentato la scorsa settimana i conti che hanno mostrato un ritorno all’utile nel 2018 (a 279 milioni contro una perdita di 3,5 miliardi del 2017). Un traguardo importante che testimonia i frutti del lavoro per riportare in equilibrio i conti dell’istituto, dopo la maxi pulizia dei crediti deteriorati, ridotti nel solo 2018 di ben 29 miliardi di euro. Inoltre la banca senese ha mantenuto i coefficienti patrimoniali al di sopra delle richieste Srep 2019 da parte della Bce, con il Cet 1 che a fine 2018 si è attestato al 13,7%, 240 basis point al di sopra del minimo fissato da Francoforte.

Tra i finanziari Banca Mediolanum (+2,5%) si aspetta di chiudere il 2019 con una raccolta superiore a 4,1 miliardi di euro, secondo l’amministratore delegato Ennio Doris. Ubi Banca e Bper Banca +1%.

Unipol +1,5%. Kepler Cheuvreux alza il giudizio a Buy. UnipolSai +1%.

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