Le Borse europee proseguono la seduta in modo altalenante, con gli investitori che seguono con attenzione e preoccupazione la possibile ritorsione iraniana dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari di Teheran e la minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz, via cruciale per il commercio globale del petrolio. Milano si conferma la peggiore, penalizzata dallo stacco cedole, che pesa per circa -0,28%. La prudenza domani anche Wall Street.
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A Piazza Affari, focus sui titoli della difesa dopo l’accordo Nato per aumentare gli investimenti in armamenti. Eni firma un accordo da 2 miliardi per cedere il 20% di Plenitude, mentre Stellantis nomina ufficialmente Antonio Filosa nuovo ceo (e il team di vertice).
Sul mercato delle materie prime, poco mosso il petrolio: il Brent sale a 77,5 dollari, dopo aver toccato i minimi degli ultimi cinque mesi nella notte. Cresce anche il gas naturale ad Amsterdam (+2%) sopra i 41 euro al megawattora. L’oro segna un leggero calo, mentre l’euro si rafforza a 1,1468 contro il dollaro.
Sul mercato obbligazionario, lo spread viaggia in leggero ribasso a 101 punti. Poco mosso il tasso del rendimento del decennale che si colloca al 3,54%.