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Borsa 8 settembre ultime notizie: Wall Street trascina al rialzo i listini europei e a Milano vola Saipem

Imagoeconomica

Al termine di una seduta altalenante i listini europei agguantano oggi un rimbalzino favoriti dall’avvio intonato di Wall Street e dalla risalita di Apple (+1,4%), dopo le recenti perdite provocate dalla guerra agli iPhone dichiarata da Pechino. Il bilancio dell’ottava resta comunque in rosso per i mercati finanziari dei due continenti, in attesa delle riunioni di Bce e Fed nelle prossime settimane.

Piazza Affari brilla Saipem, giù Mediobanca

Piazza Affari si apprezza dello 0,28% a 28.233 punti base, trascinata da Saipem +4,85%, ben comprata dopo l’annuncio di due nuovi contratti offshore in Costa d’Avorio e in Italia per un valore complessivo di 850 milioni di euro. Trovano il segno più anche le banche, nonostante qualche volatilità. Le migliori sono Intesa +1,2% e Banca Mps +2,12%. Fa eccezione Mediobanca, -0,66%, su cui si addensano nubi in vista del rinnovo del cda. Delfin rinvia al mittente la proposta dei vertici per una lista unica, in quanto non in linea con le richieste fatte ad agosto, della cassaforte degli eredi di Del Vecchio. Alle condizioni offerte da Mediobanca – scrive l’Ansa citando fonti finanziarie – a Delfin conviene presentare una propria lista e avere, alla peggio, 2 consiglieri ‘liberi’ piuttosto che 4 legati dagli impegni chiesti da Piazzetta Cuccia. La holding guidata da Francesco Milleri aggiunge l’agenzia, punta a un profondo rinnovamento dell’attuale board e alla nomina di un nuovo presidente al posto di Renato Pagliaro.

Soffre il risparmio gestito e la maglia nera va anche oggi a Finecobank -1,76%, retrocessa da JP Morgan a ‘neutral’ da ‘overweight’, con prezzo obiettivo rivisto a 14,9 euro da 17,1 euro.

Perdite oltre un punto percentuale per Diasorin -1,75% e Cnh -1,33%.

Chiude poco mosso il mercato secondario dei titoli di Stato: lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata sale a 173 punti base (+1%), con il rendimento del titolo italiano al 4,32% (dal 4,33% di ieri) e quello del titolo tedesco che scende un po’ di più, al 2,6% (dal 2,62%).

Londra balla al ritmo dell’intramontabile musica dei Beatles

Nel resto d’Europa Parigi guadagna lo 0,62%, con Madrid +0,61% e Francoforte +0,17%, mentre Amsterdam è leggermente negativa (-0,08%). Fuori dalla zona euro sale Londra +0,49%, al ritmo dell’intramontabile musica dei Beatles. Vola infatti Round Hill Music Royalty Fund (+64,48%), che detiene i diritti d’autore delle opere di grandi artisti come i fabulous four, dopo l’offerta di acquisto da 496 milioni di dollari da parte di Alchemy Copyrights.

In generale media, viaggi e titoli del lusso sono stati i settori più vivaci sulle borse continentali.

L’euro rialza la testa e torna a correre l’energia

Sul mercato dei cambi rialza la testa l’euro, dopo le perdite contro dollaro subite nei giorni scorsi a fronte di due economie che sembrano muoversi in direzioni diverse, con i dati che mostrano una debolezza del blocco e un’economia Usa più che resiliente.

La moneta unica riporta il cambio oltre 1,07, ma il Financial Times sottolinea che l’euro si avvia verso l’ottava settimana consecutiva di indebolimento con una perdita del 5% dalla metà di luglio, simmetricamente il dollaro chiuderà l’ottava settimana in rialzo. Una dinamica che affonda le sue radici nella diversa tenuta delle economie delle due aree di fronte alle strette delle banche centrali. 

A pochi giorni dalla riunione della Bce, tra l’altro, l’inflazione tedesca si conferma ben oltre l’obiettivo del 2%, al 6,1% in agosto e, secondo il mercato dei derivati, un rialzo dei tassi è dato al 35% di possibilità. Bofa scommette su un incremento di 25 base, mentre vede uno stop nelle riunioni successive ma non un taglio dei tassi.

Intanto l’energia torna correre, con conseguenti rischi per l’inflazione. Oggi il prezzo del gas ad Amsterdam sale del 5,5% a 34,550 euro al Mwh risentendo degli scioperi negli impianti di liquefazione del gas di Chevron in Australia, mentre il petrolio riprende la sua marcia. Il Brent si avvicina a grandi passi a quota 91 dollari al barile e il Wti si apprezza al momento dell’1% circa a 87,75 dollari al barile.

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