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Borsa 2023: Unicredit regina del Ftse Mib, banche da record, vola Leonardo. La piccola Redelfi segna +680%

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È stata una lotta all’ultimo scambio che ha ricordato le migliori gare di MotoGp e le storiche volate di Coppi e Bartali. Ma al suono della campanella che ha decretato la chiusura dell’ultima seduta di un 2023 che a Piazza Affari faranno fatica a dimenticare lo scettro di azione regina del Ftse Mib lo ha impugnato Unicredit, seguita a pochi decimi di punto da Leonardo. +84,98 per cento per il titolo bancario, +84,77 per cento per quello della Difesa. Performance quasi tre volte più grandi di quella segnata dal paniere delle big cap italiane (Ftse Mib +27,7%) e tra le migliori dell’Eurostoxx 600. 

La medaglia di bronzo è andata a Stellantis, che ha chiuso l’anno con un rialzo del 58,88% grazie alla ripresa del mercato dell’Auto. 

Borsa 2023: è l’anno delle banche, Unicredit è la migliore

Il 2023 è stato l’anno delle banche che, trainate dai rialzi dei tassi della Bce e dalla conseguente impennata dei margini di interesse, hanno realizzato in tutta Europa performance da record. Il Ftse Italia Banche ha chiuso l’anno con un rialzo superiore al 42%, con tutte le big del settore che hanno segnato rialzi a doppia cifra. Non a caso, nella Top10 del FtseMib figurano 5 titoli bancari. 

Al primo posto, come detto, c’è Unicredit, le cui azioni hanno toccato quota 24,565 euro, ai massimi da 11 anni. Il titolo della banca di Piazza Gae Aulenti è anche il più scambiato dell’anno, con un controvalore di 74 miliardi di euro con quasi 5 milioni di contratti. Gli investitori hanno riposto totale fiducia nella strategia del Ceo Andrea Orcel, che non solo ha rivisto gli assetti in Germania e nell’Est Europa, ma ha soprattutto portato una forte crescita degli utili (6,7 miliardi nei 9 mesi) e a una generosa politica di remunerazione degli azionisti.

Quarto posto della Top10 generale per Bper. I rumors sulle possibili nozze con il Monte dei Paschi hanno messo le al titolo, cresciuto da inizio anno del 57,15% a 3,026 euro.

Al quinto posto nella classifica dei migliori titoli del Ftse Mib troviamo un’altra grande protagonista del 2023: proprio il Monte dei Paschi che nell’anno ha segnato un rialzo del 56,77% sopra i 3 euro per azione. Una performance impensabile fino a poco tempo fa. Eppure la cura realizzata dall’amministratore Andrea Lovaglio ha funzionato, con l’istituto senese che ha chiuso il periodo gennaio-settembre del 2023 con un utile netto di 928,6 milioni di euro, rispetto al rosso di 334,4 milioni dei primi tre trimestri del 2022. Nel solo 3° trimestre l’utile netto è stato di 310 milioni di euro. Risultati che hanno permesso allo Stato di avviare la tanto attesa uscita dal Monte dei Paschi, cedendo lo scorso 20 novembre una quota del 25% per 920 milioni di euro. Senza dimenticare, l’assoluzione in appello del duo Profumo-Viola, che ha consentito alla banca di ridurre gli accantonamenti precedentemente previsti per far fronte alle richieste di danni. 

Quinto posto in classifica Chiude la top10 Banco Bpm con un rialzo del 43,26%. 

In questo contesto occorre ricordare anche la performance di Intesa Sanpaolo che, forte dei solidissimi risultati ottenuti nel corso dell’anno, ha centrato un crescita del +26,71%.

Borsa 2023: Leonardo vola sul Ftse Mib

Il 2023 per Leonardo è stato un anno borsistico da incorniciare. Grazie a una forte crescita aziendale, ma anche alle tensioni geopolitiche e militari internazionali (dall’Ucraina al Medioriente), il titolo del gruppo guidato dall’ex ministro Roberto Cingolani ha realizzato una crescita vicina all’85%, toccando i massimi da sette anni.  

Borsa 2023: i migliori titoli del Ftse Mib 

Al terzo posto nella classifica assoluta del Ftse Mib c’è Stellantis, che nell’anno ha guadagnato il 58,88% del suo valore a 21,15 euro per azione. Il 2023 è stato un anno brillante per i titoli dell’auto con Ferrari al sesto posto (+51,78%), Iveco all’ottavo (+46,54%). 

Chiude la Top ten dell’indice delle big Cap A2A (settima, +47,81%) ed Stm con il suo +36,69%.

Di seguito ecco la classifica completa dei migliori titoli del Ftse Mib:

  1. Unicredit: 84,98%.
  2. Leonardo: +84,77%.
  3. Stellantis: 58,88%.
  4. Bper: 57,16%.
  5. Mps: 56,77%.
  6. Ferrari: 51,78%.
  7. A2a: 47,81%.
  8. Iveco: 46,54%.
  9. Banco Bpm: 43,26%.
  10. Stm: 36,69%.

Borsa 2023:  i peggiori titoli del Ftse Mib 

Dai migliori ai peggiori. Sono solo cinque i titoli che hanno archiviato il 2023 in rosso, due dei quali con ribassi frazionali.

La palma di peggior titolo del Ftse Mib va a Diasorin che nell’anno ha ceduto il 28,89%% del suo valore a 93,24 euro per azione. Le azioni si allontanano sempre di più dai fasti del periodo più duro dell’emergenza Covid, quando la vendita dei test diagnostici le aveva portate sopra i 200 euro. Di fatto, dal settembre 2021 ad oggi, il loro valore si è più che dimezzato, toccando i livelli pre-pandemia. Un andamento comune a molti titoli del comparto farmaceutico che si stanno mettendo alle spalle la bolla pandemica, cercando nuove fonti di guadagno in grado di sostituire test, vaccini e farmaci legati al Covid.   

Segno negativo nel 2023 anche per FinecoBank, che chiude l’anno con un ribasso del 12,66%. Sul terzo gradino del podio della classifica dei titoli peggiori del Ftse Mib c’è Tenaris (-3,6%), seguita da Italgas (-0,95%) ed Erg (+1,08%).

Borsa 2023, per i titoli più piccoli percentuali da record: Redelfi +680% 

Allargando l’orizzonte a tutti i titoli quotati su Borsa italiana troviamo rialzi addirittura superiori rispetto a quelli realizzati dalle big del Ftse Mib. Titoli tanto piccoli e volatili da registrare addirittura performance a tre cifre. Qualche esempio? Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan, da inizio anno guadagna il 680% a 8,26 euro per azione. Seguono Coinbase Global (+399,27%) e Visibilia Editore (+269%), controllata da Visibilia, società fondata dalla ministra Daniela Santanché che il 28 dicembre ha depositato l’istanza di apertura della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa.  

Performance a tre cifre anche per Altea Green Power (+229%), PowerSoft (+129,85%) e Italia Independent (+123,23%).

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