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Bce, taglio dei tassi non è un tabù. Il trend forse favorito dall’arrivo di Draghi

Se il quadro economico dell’ Eurozona dovesse deteriorarsi ulteriormente, la Bce potrebbe procedere a un taglio ai tassi d’interesse. È quanto ha riconosciuto l’esponente del consiglio direttivo della Banca centrale Ewald Nowotny in una intervista a Market News International.

Negli ultimi giorni si erano intensificate le voci di una possibile revisione della politica monetaria. «Tutto dipende dai prossimi sviluppi», ha affermato Nowotny riferendosi all’eventuale «ulteriore revisione al ribasso delle stime economiche da parte dello staff Bce».

Un altro componente della Bce Yves Mersch ha riconosciuto come possibile la riduzione del tasso di sconto «se si dovesse registrare un significativo peggioramento delle dinamiche economiche nell’euro», considerando comunque come «selvaggia» la speculazione su un taglio imminente.

Era stato tra gli altri un economista londinese di Jp Morgan Chase a rilanciare, venerdì scorso, le attese per la manovra della Bce. Che, secondo quanto ipotizzato dall’analista della casa d’investimento, potrebbe ridurre il tasso di sconto di mezzo punto, portandolo all’1%. Il taglio, è stato sostenuto, potrebbe essere facilitato dal passaggio di consegne tra il presidente Bce uscente Jean-Claude Trichet e Mario Draghi

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