X

Bankitalia accende i riflettori su sostenibilità, investimenti green e rischi climatici nel 2024: numeri e strategie

Imagoeconomica

Lo scorso 30 maggio, insieme alle Considerazioni finali del Governatore, Banca d’Italia ha alzato il sipario su due documenti chiave: la nuova Relazione sulla gestione e sulla sostenibilità e il quarto Rapporto sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici.

La Relazione sulla gestione e sulla sostenibilità unifica tre precedenti report in un documento più sintetico e accessibile, offrendo una panoramica chiara sul ruolo dell’Istituto, le attività svolte e l’impegno costante sulla sostenibilità, rivolgendosi a Parlamento, Governo e collettività. Il Rapporto sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici, invece, presenta i risultati 2024 nella gestione responsabile dei portafogli finanziari non legati alla politica monetaria, confermando l’allineamento di Banca d’Italia con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, le strategie europee e le linee condivise nell’Eurosistema per un futuro più sostenibile.

La nuova Relazione sulla gestione e sulla sostenibilità

La Relazione 2024 sulla gestione e sulla sostenibilità offre una fotografia chiara dell’impegno di Via Nazionale nel garantire la stabilità del sistema economico-finanziario italiano ed europeo, unendo innovazione e responsabilità. Il documento evidenzia come la politica monetaria si sia inserita nel contesto dell’Eurosistema, segnando una riduzione dei tassi ufficiali e una contrazione del portafoglio titoli a 591 miliardi di euro, a seguito della conclusione dei programmi PEPP e APP. Le riserve valutarie e in oro hanno raggiunto 254,7 miliardi, sostenute anche dall’aumento del valore dell’oro. Sul versante operativo, si segnalano la produzione di 687 milioni di banconote e l’avanzamento del progetto euro digitale.

Vigilanza, innovazione e ricerca

La vigilanza è stata intensificata, con oltre 14.000 interventi e segnalazioni dei clienti, che hanno portato a rimborsi per 54 milioni di euro. La Banca ha rafforzato la gestione del rischio sistemico introducendo una riserva di capitale dedicata. Nel campo dei pagamenti, il sistema Target ha registrato un aumento dei volumi e sono state promosse innovazioni digitali, fintech e il ruolo del Milano Hub come centro di sperimentazione. La Relazione evidenzia inoltre l’importante produzione scientifica con oltre 200 studi e la gestione di oltre 150 milioni di operazioni per la Pubblica Amministrazione, oltre al lancio della piattaforma digitale ReTes.

Impegno Esg

In ambito Esg, il documento sottolinea un leggero aumento (+6%) delle emissionirispetto al 2023, pur con una riduzione del 26% rispetto al 2019. Dal 2013 la Banca utilizza solo energia da fonti rinnovabili e ha investito in mobilità sostenibile e progetti di forestazione urbana. Rilevante il riconoscimento internazionale come seconda banca centrale più green del G20. Sul fronte sociale, sono stati promossi oltre 190 tirocini e 242 percorsi PCTO, oltre a investimenti per 4,9 milioni di euro in progetti sociali. Il rapporto riporta infine dati sulla governance e trasparenza, con nessuna violazione grave e tempi medi di pagamento ai fornitori intorno a 10 giorni.

Questi risultati sono parte integrante del Piano Strategico 2023-2025, che a metà 2024 vede già raggiunti il 63% degli obiettivi intermedi e il 42% delle attività previste.

Rapporto sugli investimenti sostenibili e rischi climatici

Il quarto Rapporto sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici di Bankitalia ribadisce il ruolo centrale dei criteri Esg nella gestione dei portafogli finanziari, che a fine anno raggiungono un valore complessivo di 190,3 miliardi di euro, escludendo gli investimenti di politica monetaria. La governance degli investimenti è affidata al Direttorio, coadiuvato da comitati che definiscono le linee guida e aggiornano le metodologie in tema di sostenibilità.

Strategia Esg e investimenti responsabili

La strategia si basa su tre pilastrifondamentali: aumentare la trasparenza Esg tra operatori e imprese, sostenere la ricerca e il dibattito sulla finanza sostenibile, integrare indicatori Esg nella valutazione e gestione del rischio climatico. Nel 2024, la Banca ha rafforzato la collaborazione con il Mef e ha promosso iniziative formative per approfondire l’impatto dei rischi climatici sull’economia italiana.

Il modello di investimento segue un approccio “best-in-class”, privilegiando aziende con elevate performance Esg e piani di transizione credibili, anche nei settori più emissivi. La selezione tiene conto delle emissioni storiche e degli obiettivi di decarbonizzazione, con nuovi indicatori come le emissioni indirette Scope 3, la quota di obbligazioni sostenibili e l’esposizione ai settori ambientali più impattanti.

I numeri chiave del 2024

Dal punto di vista numerico, il portafoglio finanziario raggiunge circa 146,7 miliardi di euro, con un aumento di quasi 3 miliardi rispetto al 2023, prevalentemente in titoli di Stato italiani (83%). Le riserve valutarie sono pari a 42,6 miliardi, mentre il Fondo pensione complementare si attesta intorno a 1 miliardo. Le obbligazioni sostenibili rappresentano il 5,4% dei titoli di Stato, il 36,1% dei titoli sovranazionali e il 6,2% delle obbligazioni societarie.

Importante il miglioramento ambientale: dal 2020 al 2024, l’intensità carbonica media ponderata è diminuita del 59% per le azioni europee e del 58% per le obbligazioni societarie. Le emissioni indirette Scope 3 sono pari a circa 29 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, un dato che evidenzia l’importanza di considerare anche gli impatti indiretti nella gestione del rischio climatico.

Bankitalia, pur riconoscendo i progressi, non ha fissato obiettivi quantitativi di riduzione a breve o medio termine, puntando invece a un cambiamento strutturale fondato su investimenti responsabili, trasparenza e consapevolezza degli effetti sistemici, in linea con l’Accordo di Parigi e le strategie europee di sostenibilità.

Related Post
Categories: Economia e Imprese