Fra dieci anni le banche non saranno più come le conosciamo adesso. Questa la previsione fatta da Alessandro Profumo presidente di Monte dei Paschi e responsabile delle relazioni sindacali di Abi, in una delle sue ultime uscite pubbliche in veste di numero uno della banca senese.
Nel corso del workshop organizzato dalla Fisac-Cgil sul tema dei salari, Profumo ha analizzato il sistema bancario italiano, rilasciando delle dichiarazioni che hanno attirato l’interesse di molti, addetti ai lavori e non.
«Le banche tra dieci anni saranno radicalmente diverse da quello che sono oggi: avranno meno della metà degli sportelli attuali, su questo bisogna essere chiari», ha affermato il presidente di Mps, sottolineando che «una banca medio-piccola dovrà esternalizzare molto per restare viva. I sindacati dovrebbero occuparsi di questo. – ha continuato il banchiere – A un lavoratore che ha 60 anni può anche non interessare, ma per un 35enne è importante e credo che i sindacati dovrebbero preoccuparsi maggiormente di chi ha 35 anni».
Insomma il cambiamento è già in corso e tra 10 anni gli istituti bancari dimezzeranno gli sportelli, riducendo di conseguenza le opportunità di lavoro per i giovani.
Parlando delle recenti misure che il Governo ha adottato in termini di deducibilità delle perdite sui crediti delle banche e del diritto fallimentare, Alessandro Profumo si è detto favorevole, auspicando che esse possano diventare un reale sostegno per l’intero settore bancario: “Aiutare a gestire l’attuale stock di sofferenze non può che essere un elemento positivo per l’economia del Paese”, ha concluso il presidente di Montepaschi.
Per quanto riguarda l’istituto toscano, secondo quanto conferma il sito del Corriere della Sera, Monte dei Paschi avrebbe scelto Massimo Tononi come successore di Profumo alla presidenza della banca. La candidatura dovrebbe essere formalizzata nei prossimi giorni.
Tononi, ex banchiere di Goldman Sachs e sottosegretario all’Economia durante il governo Prodi, è attualmente presidente di Borsa italiana.
