L’Amministratore Delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, nel corso dell’assemblea degli azionisti della banca tenutasi oggi ha espresso un giudizio positivo sul neonato fondo Atlante, creato allo scopo di fungere da salvagente per i futuri aumenti di capitale degli istituti italiani, ma soprattutto per l’acquisto delle sofferenze. Secondo l’A.d. il fondo darà una “grossa mano anche a Unicredit, favorendo la riduzione dei Npl.
“Se Atlante funzionerà, e penso che funzionerà, darà una mano importante” nella riduzione delle sofferenze, aggiungendo che l’investimento non peserà sui bilanci della banca trattandosi di “una partecipazione finanziaria”.
Il banchiere emiliano ha inoltre parlato di alcune caratteristiche del fondo, confermando la durata quinquennale con possibilità di rinnovo anno per anno per i successivi tre anni, l’opzione relativa all’uscita anticipata previa autorizzazione della sgr e la previsione di un ritorno sull’investimento.
“E’ previsto – ha spiegato Ghizzoni – un ritorno del fondo. C’è un impegno della sgr a dare un ritorno che per ragioni di confidenzialità non posso rivelare”.
Infine il banchiere ha affermato di condividere” le finalità del fondo che giustificano l’investimento. Per noi è fondamentale soprattutto la parte relativa alle sofferenze”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda le promesse del Governo sull’escussione e sul recupero crediti, l’A.d. Di Unicredit si è detto convinto che, con questi interventi e con il lancio del fondo Atlante, “la possibilità di recupero delle sofferenze a prezzi ancora più competitivi per le banche sarà possibile”.
