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AMMINISTRATIVE – Roma e Sicilia, crolla l’affluenza

FIRSTonline

Chiuderanno alle 15 le urne nei 67 comuni italiani nei quali si stanno svolgendo i ballottaggi, a cui si aggiungono i 142 comuni siciliani al voto. In attesa dei risultati definitivi, quello che emerge dai numeri rilevati e diffusi dal Viminale è il continuo crollo dell’affluenza degli elettori, in flessione anche rispetto ai risultati, molto bassi, del primo turno.

Alle ore 22 di ieri, infatti, aveva votato solo il 33,87% degli aventi diritto, contro il 42,3% del 24-25 maggio. Continua, dunque, lo sciopero degli elettori, molto evidente anche nella Capitale, dove l’affluenza nel primo giorno dei ballottaggi tra Ignazio Marino e Gianni Alemanno è stata del 32,47%, quasi sei punti percentuali in meno rispetto al primo turno, quando era stata del 38,29%.

Ma la crescita dell’astensionismo è un problema comune a tutti i capoluoghi: a Barletta si è registrato un calo dei votanti pari a circa il 18%, mentre ad Ancona, alle 22 di ieri, solo il 29,9% degli aventi diritto era andato alle urne, contro il 41,2% del primo turno. Cali simili si registrano anche a Viterbo, Imperia e Siena, giunta al ballotaggio per la prima volta dopo oltre 20 anni: nel capoluogo toscano l’affluenza è passata dal 51,77% al 40,49%.

Più contenuta, ma consistente, la flessione dell’affluenza in Sicilia, dove il confronto va fatto con la tornata amministrativa del 2008. Alle 22 di ieri, era andato alle urne il 47,64% degli aventi diritto. Netto calo a Ragusa (dal 53,1% al 43,83%), mentre a Siracusa l’affluenza si è attestata al 45,9% (dal  48,35%). A Messina si registra una flessione dal 50,71% al 48,05%, a Catania dal 47,08% del 2008 la percentuale dei votanti è scesa al 44,4%.

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Categories: Politica