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Alto Adige: vince la Svp ma la Lega è terza, Pd e Fi ko

FIRSTonline

La Svp cala ma non crolla, la Lega vola, il Movimento 5 Stelle cade e il Pd rasenta la scomparsa. Questo il quadro in Alto Adige dopo le elezioni amministrative di domenica.

Nel dettaglio, la Südtiroler Volkspartei ha visto i propri consensi ridursi dal 45,7% al 41,7%.

La Lega si è affermata invece come terzo partito a livello provinciale con l’11,1%: solo 5 anni fa, in coalizione con Forza Italia, non era andata oltre il 2,5%. Peraltro, il partito di Matteo Salvini ha stravinto a Bolzano, dove ha sfiorato il 30% (al 27,8%), cancellando sia Forza Italia sia Fratelli d’Italia, che qui avevano una delle loro roccaforti.

“I voti veri, i cittadini, gli italiani, non ascoltano professoroni, giornaloni, criticoni e burocrati europei, ma chiedono alla Lega di andare avanti con forza”, ha detto Salvini.

In seconda posizione generale si colloca movimento fondato dal dissidente grillino Paul Koellensperger, che con il 15,2% è la vera sorpresa di queste elezioni in Trentino Alto Adige. La sua scissione ha affossato il M5S, crollato al 2,4%.

“Si tratta di un enorme successo – ha commentato Koellensperger – Con questo risultato diventiamo parte integrante dello scenario politico altoatesino e diremo la nostra anche nelle elezioni comunali del 2020. Siamo la nuova Volkspartei”.

In leggero calo i Verdi (6,8%), che si confermano la prima forza del centrosinistra davanti a un Pd in caduta libera. I dem si sono fermati al 3,8%, riducendo della metà i voti ottenuti alle politiche dello scorso 4 marzo e rimanendo dietro anche a Freiheitlichen (6,2%) e al il Sued Tiroler Freiheit (6%).

Ancora meno hanno preso Forza Italia (1%), CasaPound Italia (0,9%) e Vereinte Linke – Sinistra Unita (0,6%).

Cosa succederà ora in giunta provinciale? La Lega rivendicherà certamente un posto: secondo lo Statuto d’autonomia, il gruppo linguistico italiano deve essere rappresentato nell’esecutivo e il Carroccio è con largo distacco il partito italiano più eletto. Difficilmente la Svp potrà dire di no, anche se la Volkspartei detta come condizione la vocazione europeista della futura giunta.

Il Pd è ormai con un piedi fuori dalla giunta, ma il suo segretario Alessandro Huber ora auspica di potersi sedere a un tavolo con i Verdi e Team Koellensperger “per unire le forze e sottoporre una proposta politica alla Svp”.

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Categories: Politica