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Airbnb Plus: come comfort e design possono cambiare la vacanza

Comfort, qualità e design. A meno di un anno dal lancio Airbnb Plus, la nuova categoria di appartamenti e camere dagli standard più elevati della media e certificati fisicamente da un team di designer della casa madre di San Francisco, ha fatto centro e lo ha fatto soprattutto in Italia, Paese per eccellenza dello stile e dell’interior design, che sta letteralmente trascinando la crescita di questa nuova selezione di alloggi.

Lanciato lo scorso febbraio, Airbnb Plus ha registrato i riscontri più positivi proprio nel Belpaese, dove gli annunci sono più che raddoppiati (+120%) e le prenotazioni cresciute del 60% tra il secondo e il terzo trimestre, nonostante gli alloggi di categoria certificata Plus siano al momento poco più di 450 e disponibili solo in tre città: Roma, che ha l’offerta più numerosa con oltre 300 case, Milano che in pochi mesi è cresciuta dell’86% e Firenze. Prossime tappe: Venezia, Torino, Bologna, Napoli, ma anche la campagna toscana e la costiera amalfitana, molto amate dai turisti Usa che sono i primi per vacanze in Italia tramite Airbnb, la Sicilia e le Cinque Terre.

“Gli italiani amano il design, lo scelgono per le proprie case e lo cercano anche quando viaggiano per il mondo”, ha commentato Matteo Frigerio, country manager di Airbnb Italia. Ed evidentemente ai viaggiatori stranieri piace ritrovare questa attenzione per il gusto nei loro soggiorni in Italia. “E’ questo il segreto del successo di Plus nel nostro Paese, che è stato tra quelli che hanno saputo meglio cogliere l’opportunità di una categoria garantita per qualità e comfort ma che trova il suo tratto distintivo soprattutto nell’unicità del design di ogni appartamento”, ha aggiunto il manager.

La categoria Airbnb Plus, che peraltro premia gli host offrendogli più visibilità sul sito e anche una presentazione migliore, con foto di altissima qualità curate direttamente dal team di San Francisco, non va infatti confusa con quella degli appartamenti di lusso, per i quali esiste la controllata Luxury Retreats: non c’entra il valore della casa e nemmeno la zona (possono essere di categoria Plus anche le singole camere), e nemmeno il fatto di essere o meno Super Host, anche se alcuni requisiti necessari sono simili, tra cui il punteggio minimo di 4.8, zero cancellazioni e un tasso di risposta di almeno il 90%.

A fare la differenza è lo stile dell’alloggio, che deve essere personale e coerente: non contano nemmeno la qualità di mobili e accessori ma il “tocco” dato dal proprietario. Nella sala, ad esempio, occorre che ci siano almeno una collezione di libri e riviste, una tv che offra la comodità di un abbonamento a serie o film (Sky, o Netflix), un tocco floreale, il solito manuale con numeri utili e consigli per gli ospiti e, nei Paesi a rischio afa come l’Italia, è condizione necessaria anche l’aria condizionata.

I requisiti per entrare nella categoria Plus esistono per ogni ambiente: nella camera da letto ci devono essere due cuscini per ciascun ospite, una cabina armadio con appendiabiti e specchio, e alcune chicche come la luce da lettura per la sera, la raccolta di racconti e l’immancabile bottiglia d’acqua sul comodino. In bagno servono asciugamani di prima qualità, assortimento di prodotti per l’igiene personale, doccia accessoriata, pulizia e sanificazione di tutti gli elementi, e poi – dovesse mai mancare – lo specchio. In cucina non possono mancare macchinetta del caffè e bollitore, piatti e stoviglie, pentole, padelle, elettrodomestici in perfetto stato e dispensa.

Tutte cose apparentemente normali e presenti in qualsiasi appartamento in affitto, ma la presenza contemporanea e lo stile con cui vengono presentate vengono ora premiati. L’host ne beneficia con più visibilità e magari con un aumento del prezzo (anche se Airbnb lo sconsiglia), e Airbnb può così catturare una fascia di mercato sempre più ampia, soddisfacendo anche le richieste della clientela più esigente. L’obiettivo, come ha dichiarato la società che quest’estate ha festeggiato i 10 anni di vita, è di coinvolgere un miliardo di viaggiatori da qui al 2028.

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