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Xylella: blitz all’alba, tagliati 45 ulivi nel brindisino

Si riparte con gli abbattimenti di ulivi in Puglia. All’alba della giornata di ieri gli agenti dell’Arif (l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) si sono presentati nelle campagne tra Oria e Carosino (in provincia di Brindisi), in contrada Frascata, e hanno abbattuto 45 alberi d’ulivo che erano stati colpiti dalla xylella e avevano subito il disseccamento rapido. L’operazione di abbattimento deli alberi è partita dopo l’ordinanza di Giuseppe Silletti, commissario straordinario per l’emergenza xylella.

Il blitz nelle campagne di Oria ha spiazzato proprietari terrieri e ambientalisti informati pochi minuti prima dell’avvio delle operazioni di abbattimento degli alberi. Per consentire le operazioni di taglio degli alberi era presente un ampio schieramento di forze dell’ordine composto da carabinieri, poliziotti e forestali che hanno respinto ogni eventuale accesso alle aree sottoposte al taglio delle piante infette.

A dire il vero l’Europa chiede molto di più della semplice operazione di abbattimento degli ‘ulivi infetti’ dalla xylella. Infatti, per la zona cuscinetto che è situata nel brindisino e nel tarantino, Bruxelles chiede non solo l’eliminazione di tutti gli alberi colpiti dal batterio ma anche l’eliminazione di tutte le piante vicine agli alberi dove è presente il batterio della xylella nel raggio di 100 metri. Praticamente per l’Europa la zona cuscinetto dovrebbe essere un tavolo da biliardo senza nemmeno un filo d’erba visto che il batterio, tramite il suo vettore principe, la cicala sputacchina, si è diffuso ma solo a macchia di leopardo.

Dalla Puglia e, dal Salento leccese in particolare, possono arrivare rimedi importanti e ben meno invasivi degli abbattimenti. In molte zone della provincia di Lecce il batterio della xylella avrebbe causato il disseccamento di tantissimi alberi in maniera irreparabile ma è proprio da quei luoghi che potrebbe partire la riscossa degli agricoltori e degli agronomi. Si stanno già sperimentando sistemi agronomici attraverso innesti particolari o con rimedi tramandati dagli antichi agricoltori ma il modo principale per curare le piante dalla xylella è la cura costante degli alberi. Nel Salento è impressionante l’alternanza fra distese di uliveti forti, verdi e potati perfettamente e di alberi colpiti dalla xylella che è riuscita a proliferare soprattutto a causa dell’incuria e dell’abbandono dei terreni agricoli.

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