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Walgreens-Rite Aid: salta la fusione, Pessina compra 2.186 farmacie per 5,1 miliardi

Walgreens Boots Alliance, il gigante del benessere e della commercializzazione di medicinali guidato da Stefano Pessina, e la catena di farmacie Rite Aid hanno fatto saltare la prevista fusione da 9,4 miliardi di dollari annunciata nel 2015. Il closing, inizialmente atteso per ottobre scorso, era prima slittato a fine gennaio di quest’anno e quindi nuovamente fino all’annuncio di oggi. Come si legge in una nota, le due società hanno invece raggiunto un accordo alternativo, nell’ambito del quale Walgreens comprerà 2.186 farmacie di Rite Aid, il 48% delle 4.523 totali, tre centri distribuzione e i relativi inventari per 5,175 miliardi di dollari in contante.

Si sono dunque materializzate le preoccupazioni degli investitori, che temevano che l’unione saltasse dopo i problemi sollevati dalle autorità di regolamentazione: già all’annuncio della fusione, la Federal Trade Commission (Ftc), l’agenzia federale americana di supervisione del commercio e per la tutela dei consumatori, aveva chiesto che fosse ceduta una parte delle farmacie, per evitare una concentrazione di potere.

A dicembre 2016 era stato raggiunto un accordo per venderne quasi 900, comprate dalla catena retail regionale Fred’s. La nuova transazione annunciata oggi, come detto, sostituisce la fusione e fa saltare anche l’accordo sulla vendita delle farmacie a Fred’s, motivo per cui il titolo di quest’ultima cede più del 20% nel premercato a Wall Street. Walgreens pagherà 325 milioni di dollari come penale per la mancata fusione e vendita a Fred’s.

“La nuova transazione risolve preoccupazioni sulla concorrenza sollevate in precedenza e ottimizza e semplifica l’operazione, nell’interesse di clienti, membri della squadra e azionisti”, ha detto Pessina. Walgreens comprerà i negozi Rite Aid e gli asset relativi nell’arco di sei mesi, dopo che sarà arrivato il via libera delle autorità di regolamentazione, e successivamente cambierà il brand.

La società prevede che la transazione inciderà “in modo modestamente positivo” sull’utile adjusted per azione nel primo anno intero dopo il closing iniziale e ritiene che le sinergie complessive si attesteranno a 400 milioni di dollari e saranno completamente realizzate entro tre-quattro anni.

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Categories: Finanza e Mercati