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Viacom: l’utile crolla del 71%

Viacom, il colosso americano dei media che sta esplorando una fusione con Cbs, ha registrato un calo dei profitti del 71% nel terzo trimestre del 2016, a causa della cattiva performance dei network e del calo dei guadagni al box office.

Nei tre mesi a settembre, il gruppo ha riportato un utile pari a 254 milioni di dollari, 64 centesimi per azione, contro gli 884 milioni, 2,21 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.

 Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato pari a 69 centesimi per azione, mentre la società  prevedeva un valore compreso tra 65 e 70 centesimi.

Il fatturato è invece sceso del 15% a 3,23 miliardi di dollari, sotto i 3,3 miliardi previsti. Il giro d’affari della divisione che si occupa dei media network è calato dell’11% a 2,48 miliardi, sulla scia del calo della pubblicità mentre la divisione intrattenimento cinematografico ha registrato un ribasso delle vendite del 24% a 774 milioni.

La trimestrale arriva dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi riguardanti la possibilità che  che National Amusements, la holding del magnate Sumner Redstone che controlla sia Viacom sia Cbs, ha chiesto alle due società di esplorare una possibile fusione.

I risultati non sembrano aver sorpreso gli investitori di Wall Street. Il titolo, in una giornata già complicata, cede “solo” il 2,5%.

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Categories: Finanza e Mercati