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Venezia, anteprima internazionale in bianco e nero di Berengo Gardin

Sullo sfondo dell’Isola della Giudecca, la Casa dei Tre Oci, splendida testimonianza dell’architettura veneziana dei primi 900 realizzata dall’artista Mario De Maria, restaurata lo scorso anno e proprietà di Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia, ospita la più grande antologica del Maestro Gianni Berengo Gardin. La cura della mostra è affidata a Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, e vede ben 130 immagini in bianco e nero che ripercorrono il suo lavoro di grande reporter.

Per questa mostra Berengo Gardin ha voluto rivedere tutta la sua produzione, le mostre, i libri e tutte le esperienze del passato, per scegliere le immagini che meglio raccontassero la sua storia. Una esposizione pensata proprio per questo luogo veneziano, che ha conosciuto da giovane e che lo riaccoglie molti anni dopo con lo sguardo di oggi, moderno e contemporaneo.

Fotografie che ci riportano a Venezia e Milano, ai manicomi e la legge Basaglia, la Biennale d’arte di venezia e gli zingari, il fondamentale reportage intitolato Dentro le case e New York, Vienna, la Gran Bretagna e l’esperienza con il TCI che lo spinge oltre, fissato lo scatto in opere sensazionali, alcune rimaste inedite e presentate qui a Venezia per la prima volta.

La sua passione per la gente incontrata per le strade esprime il suo grande interesse per l’indagine sociale, un ritrovare se stesso, la sua storia e i ricordi e solo opere che diventano archetipi dell’immaginario italiano, immagini reali, concrete che evocano vite semplici che attraverso campi e piazze, raccontano la storia della vita.

Questa mostra  è prodotta da Civita Tre Venezie con il sostegno della Veneto Banca e della Regione Veneto aperta lo scorso 1 febbraio, resterà aperta fino a 12 maggio 2013.

Il legame tra Veneto Banca, Venezia e l’arte – che si tratti di pittura, architettura o fotografia – trova dei precedenti di grande successo: tra tutti ricordiamo la collaborazione con Chorus per il restauro delle chiese veneziane o ancora, nei rinnovati Magazzini del Sale ad opera di Renzo Piano, lo spazio espositivo dedicato alle opere di Emilio Vedova curato da Germano Celant. Iniziative di grande richiamo, capaci di coniugare, con perfetto equilibrio, respiro internazionale e vicinanza al territorio. Un connubio che la banca condivide e promuove con grande impegno.

Gianni Berengo Gardin, nasce a Santa Margherita Ligure, 10 ottobre 1930. Nel 1954 inizia ad occuparsi di fotografia, dapprima come fotoreporter – nel 1965 quando lavora per Il Mondo di Mario Pannunzio e poi anni con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L’Espresso, Time, Stern. Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall’architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d’immagine. Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre in diverse parti del mondo come il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC.

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Categories: Cultura