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Usa: l’industria delude, l’edilizia no

FIRSTonline

L’attività manifatturiera americana segna il passo anche ad agosto e torna indietro ai minimi di due anni fa: dopo la scalata di marce del mese precedente (52,7 punti), l’indice ISM dei direttori acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 51,1 punti, dato peggiore delle attese del mercato che prevedevano una crescita a 52,8 punti.

L’indice resta comunque oltre la soglia di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività. Ma risultano tutte in marcato peggioramento le varie componenti dell’indice: quella sui nuovi ordini si è indebolita a 51,7 da 56,5, mentre quella sull’occupazione ha frenato a 51,2 da 52,7. Anche la componente relativa ai prezzi crolla a 39 da 44.

Migliora invece, anche se meno delle previsioni, il settore dell’edilizia. Allungano infatti il passo le spese per costruzioni negli Stati Uniti nel mese di agosto, portandosi su livelli che non si vedevano da sette anni.

Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, ha segnato un incremento dello 0,7% a 1.083 miliardi di dollari rispetto al mese precedente (livello più alto da maggio del 2008), quando si era registrato un balzo dello 0,7% (dato rivisto dal +0,1% preliminare). Il dato è tuttavia leggermente inferiore alle attese degli analisti che stimavano un +0,8%.

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