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Ursula von der Leyen, corsa a ostacoli davanti al Parlamento Ue: in gioco l’indipendenza. Ma è subito bagarre in Aula

Imagoeconomica

Indipendenza dell’Europa. Unità. Sei miliardi di euro dal prestito G7 per un’alleanza sui droni con l’Ucraina. Più pressioni e sanzioni contro la Russia. Fare di più su Gaza con un piano di pace basato su due Stati e sanzioni contro Israele. Sì a una roadmap per il mercato unico che guardi al 2028 e sì a una IA europea. Quanto ai dazi, poi, la rivendicazione di aver garantito all’Europa il miglior accordo possibile con gli Usa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha pronunciato stamani a Strasburgo il discorso sullo stato dell’Unione, il quinto della sua carriera e probabilmente il più complicato visto che ad attenderla c’era un’Eurocamera che da tempo non era così polarizzata nelle sue posizioni, tra tensioni e malcontento.

Ursula von der Leyen: corsa a ostacoli davanti a Parlamento Ue

La sua immagine, infatti, era uscita decisamente ammaccata dopo l’accordo sui dazi stretto a luglio in Scozia con il presidente degli Usa Donald Trump, in un golf resort del tycoon. Malgrado avesse il pieno “mandato” degli Stati membri, come ha ricordato la capogruppo di Renew al Parlamento europeo, Valérie Hayer, il danno di immagine è ricaduto tutto su di lei. Persino dalla Germania, che l’aveva spinta a stringere rapidamente un’intesa con gli Stati Uniti, sono giunte critiche, sia pure tardive.

Il discorso di oggi doveva essere quindi l’occasione, per von der Leyen, per riprendere quota dopo un’estate difficile e le pressioni politiche crescenti. Alcuni gruppi politici della sua maggioranza sono infatti sul piede di guerra: i Socialisti e Democratici, in particolare, sono il secondo gruppo dell’Emiciclo e hanno chiesto chiaramente alla Commissione un “cambio di rotta” anche se molto difficilmente appoggeranno la mozione di sfiducia che Left sta preparando, raccogliendo firme nella speranza di votarla in Aula già il mese prossimo. I Socialisti attendevano oggi un discorso che non fosse la solita “lista della spesa”, aveva detto la presidente del gruppo Iratxe Garcìa Perez.

Bagarre in Aula dopo il discorso sullo stato dell’Unione

Ma appena pochi secondo dopo l’appello all’unità lanciato da von der Leyen, uno scontro in Aula tra popolari e socialisti ha messo a dura prova la tenuta della maggioranza Ue. Prendendo parola dopo la presidente della Commissione Ue, il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, ha criticato duramente i socialisti, accusandoli di “mancanza di responsabilità” sull’intesa Usa-Ue e sul patto commerciale con il Mercosur.

Weber ha indicato il gruppo socialista come “il vero colpevole della crisi della maggioranza europeista” e ha sottolineato le divisioni interne alla famiglia socialista, elogiando l’atteggiamento “pragmatico” della leader danese Mette Frederiksen e aggiungendo: “Ci sono due realtà socialiste in Europa: Sánchez e Frederiksen! E spero che non assisteremo a una diffusione in Europa della realtà politica spagnola”. Immediata e rabbiosa la replica di Iratxe Garcia Pérez, capogruppo dei socialisti. Rivolgendosi alla presidente della Commissione, la spagnola ha sottolineato: “Mi spiace ma devo dirle che oggi è risultato chiaro chi è il suo nemico principale, è il leader del Ppe, Manfred Weber. Si è sforzata di presentare un programma comune, ma ora sa chi il responsabile del fatto che la maggioranza non funziona”.

I principali annunci di von der Leyen

Un’Europa in lotta per il suo momento di indipendenza. Questo è il quadro che von der Leyen ha tracciato nel suo discorso dinanzi al Parlamento Ue. Dall’Ucraina a Gaza, dalla Difesa alla competitività, von der Leyen ha snocciolato una serie di annunci e proposte per l’anno che verrà.

Ucraina e difesa

Von der Leyen ha annunciato un’alleanza di droni con l’Ucraina e un muro anti-droni sul Fianco orientale dell’Europa. Verrà convocato un summit internazionale sui bambini deportati (ospite del discorso un ragazzo vittima di rapimento da parte dei russi). Ha confermato l’accelerazione sul 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca e un prestito di riparazione basato sugli asset russi congelati.

Gaza

La presidente della Commissione, spesso nel mirino per il suo silenzio sulla catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza, ha ammesso che “l’Unione europea deve fare di più” e che “è inaccettabile che la carestia venga usata come arma di guerra”. Ha annunciato che la Commissione metterà in pausa gli aiuti bilaterali a Israele, salvaguardando società civile e Yad Vashem, e proporrà sanzioni a ministri estremisti e coloni violenti, nonché la sospensione parziale dell’Accordo di associazione. Ha annunciato una conferenza per i donatori con uno strumento per la ricostruzione di Gaza.

Economia e competitività

Tra le misure economiche figurano il Fondo per la competitività, l’acceleratore per l’industria e 1,8 miliardi per la produzione di batterie. Previsti criteri “made in Europe” negli appalti, una legge per i posti di lavoro di qualità e una strategia europea contro la povertà.

Costo della vita e alloggi

Von der Leyen ha annunciato un summit sulla casa e la revisione delle regole sugli aiuti di Stato, così come una stretta sugli affitti brevi. Sul settore auto è attesa un’iniziativa per veicoli elettrici piccoli e a prezzi accessibili. Ha confermato che il “futuro dell’auto è elettrico”.

Clima ed energia

Tra gli annunci, un nuovo strumento commerciale per l’acciaio, il Pacchetto per le reti e l’iniziativa Autostrade dell’energia, oltre alla campagna “Buy European food”.

Democrazia, salute e migrazioni

Von der Leyen ha confermato lo Scudo europeo per la democrazia contro la disinformazione, un centro per la resilienza democratica e un programma a sostegno del giornalismo indipendente. Misure accolte dai fischi e proteste dall’estrema destra. In ambito sanitario nascerà una nuova iniziativa globale per la resilienza. Sul fronte migratorio, la Commissione proporrà un regime sanzionatorio Ue contro trafficanti e scafisti.

Auto elettrica

“Nel rispetto della neutralità tecnologica – ha detto von der Leyen – stiamo preparando la revisione del 2035. Milioni di europei desiderano acquistare automobili europee a prezzi accessibili. Dovremmo quindi investire anche in veicoli piccoli e convenienti. Credo che l’Europa dovrebbe avere la sua auto e-car, ecologica, economica, europea. Non possiamo lasciare che la Cina e altri conquistino questo mercato. In ogni caso, il futuro è elettrico. E l’Europa ne farà parte. Il futuro delle auto e le auto del futuro devono essere realizzati in Europa”.

Beni agricoli Ue

“Abbiamo previsto solide misure di salvaguardia nel nostro accordo commerciale con il Mercosur, sostenute da finanziamenti qualora fosse necessario un risarcimento. Dobbiamo anche rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare. Per troppo tempo il loro duro lavoro non è stato ricompensato come avrebbe dovuto. Gli agricoltori hanno diritto a un prezzo equo per i loro prodotti alimentari e a un profitto equo per le loro famiglie – ha detto von der Leyen – Rivedremo l’attuazione della nostra legislazione sulle pratiche commerciali sleali. E interverremo ovunque sia necessario. Posso anche annunciare oggi che aumenteremo il nostro budget promozionale per lanciare una nuova campagna “Acquista prodotti alimentari europei”. Perché possiamo dire con orgoglio che i nostri prodotti alimentari europei sono i migliori al mondo”, ha spiegato.

La replica dopo la bagarre in Aula

“Non ci può essere dubbio sulle sfide che abbiamo di fronte. Un’altra cosa è chiaramente emersa da questo dibattito: l’Ue è capace di agire, ora dobbiamo sviluppare l’urgenza di agire. Se restiamo uniti possiamo creare le condizioni per la prosperità. L’unica maggioranza che può fare qualcosa per gli europei è una maggioranza pro-Ue, e io sarò sempre pronta a sostenerla, a creare ponti”, ha detto von der Leyen nella replica in Aula invitando a “concentrarsi non su quello che ci divide, ma sulla nostra casa europea, su quello che ci unisce”.

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