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Una App per tutelare il Made in Italy

Tra tutti i giochini e le App che vengono proposte quotidianamente  per i nostri cellulari e smartphone, ne spunta una che potrebbe diventare un cavallo di Troia per sbaragliare  la contraffazione dei prodotti Made in Italy. Una start-up di due giovani romani – si chiama Valuette – propone infatti una App che riconosce i codici posti dai produttori, permettendo così al consumatore avveduto di capire se sta comprando un prodotto di pregio del Made in Italy o una banale imitazione.

Vediamo come funziona. Un contraffattore acquista un prodotto Made in Italy, ne copia il logo, applica quanto imitato su copie sommarie e inonda il mercato di prodotti pirata. Ogni singolo bene immesso sul mercato potrebbe però riportare un’etichetta costituita da un codice a barre bidimensionali (Quick Response Code o più semplicemente QR code) criptato o meno. Le informazioni codificate al suo interno potrebbero limitarsi al semplice logo del produttore oppure arrivare fino a una sequenza finita di caratteri.

Un simile codice ha la caratteristica di essere riconosciuto da telefoni cellulari e da smartphone. Un semplice applicativo nel loro interno permette infatti l’acquisizione dell’immagine e l’invio delle informazioni contenute al portale di controllo. Ogni consumatore ha pertanto la possibilità di interrogare l’etichetta e verificare se il prodotto acquistato sia un “originale” o un “falso”. Questa App consente l’analisi in tempo reale dei dati e l’immediato invio della conferma della tipologia del bene, secondo quanto previsto dalla politica commerciale del produttore, direttamente al cellulare o al terminale dell’utente finale. Un tagliando sprovvisto di QR code sarebbe un falso. Un tagliando provvisto di QR code, ma la cui sequenza risulti non riconosciuta sarebbe altrettanto un falso. Un consumatore o comunque un acquirente dei prodotti con questi tagliandi sarebbe in grado di capire immediatamente se sta acquistando, ad esempio, una vera bottiglia di barolo d’annata prodotta da una cantina di elevata qualità o un prodotto contraffatto. Naturalmente la stessa cosa potrebbe valere per tanti altri prodotti del Made in Italy, come olio extra vergine di oliva, altri prodotti dell’agroalimentare, oppure abbigliamento, scarpe, oggetti di arredamento e così via (la gamma dei nostri prodotti imitati all’estero è così vasta che la loro lista prenderebbe molte pagine).

Ogni codice è previsto monouso (ma se la politica del produttore lo esigesse la consultazione potrebbe essere regolata ad un numero finito di volte) quindi il tentativo di utilizzo di un’etichetta già testata o non ufficiale non avrebbe senso poiché  il messaggio restituito al consumatore che lo verifica confermerebbe l’inattività o l’inesistenza del QR code. Oltretutto la presenza di un’etichetta del genere verrebbe a differenziare, con una spesa irrisoria, i prodotti di alta qualità, in un certo senso certificandola attraverso una garanzia del produttore.

La stessa logica, applicata alla certificazione di garanzia di qualsiasi prodotto, collegherebbe telematicamente produttore e consumatore snellendo corrispondenze cartacee tra le parti. Ampliando ulteriormente l’utilizzo della App, addirittura la conferma di ricezione di documenti o merce, l’attivazione di rapporti contrattuali, la vidimazione di titoli (biglietti di viaggio, di spettacoli, voucher…), si potrebbe risolvere con un semplice click.

In allegato diamo le coordinate degli ideatori di questa semplice – ma efficace – soluzione ai problemi di molti dei nostri produttori, per chi sia interessato a maggiori informazioni sui suoi costi e sulla sua applicabilità.


Allegati: Una App per tutelare il Made in Italy.pdf

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