“Creazione di una ‘Giornata europea in memoria delle vittime del lavoro e per la tutela e la dignità dei lavoratori’, da osservare ogni anno l’8 agosto per commemorare le vittime e per sensibilizzare le opinioni pubbliche sulla necessità di una sempre maggiore tutela del lavoro”. È la proposta di risoluzione tutta italiana e trasversale a Pd, Fi e Fdi che non a caso ha preso come riferimento la data dell’ 8 agosto “assunta a simbolo delle battaglie per i diritti, la sicurezza e la dignità dei lavoratori”: quel giorno ricorda la tragedia di 69 anni fa nella miniera belga di carbone a Marcinelle in cui morirono 262 minatori.
Promotori gli europarlamentari Massimiliano Salini (Fi/Ppe), Pina Picierno (Pd/S&D) e Antonella Sberna (Fdi/Ecr) e ora al vaglio dell’ufficio di presidenza del Parlamento europeo per l’eventuale calendarizzazione ai fini del voto.
8 agosto 1956: la tragedia di Marcinelle
La mattina dell’8 agosto 1956, alle 8:10, scoppiò un incendio all’interno del condotto principale della miniera di carbone di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio, a una profondità di 975 metri. Il fuoco, probabilmente alimentato dal legno delle travi e delle strutture portanti della miniera, si espanse rapidamente. Una nube tossica di fumi e anidride carbonica saturò il condotto, rendendo gli impianti di ventilazione inutili e l’aria irrespirabile fino a 1.035 metri di profondità. Dei 275 minatori presenti, solo 13 furono salvati; i restanti 262 morirono soffocati. La maggior parte delle vittime erano lavoratori italiani, 136 persone. Tra le vittime c’erano anche 95 belgi e 31 lavoratori di altre nazionalità, tra cui un inglese, 5 tedeschi, 8 polacchi, 6 greci, 3 ungheresi e altrettanti algerini, 2 francesi, e un olandese, un russo e un ucraino.
Il ricordo di quelle vittime “tiene viva la consapevolezza del valore fondamentale della libera circolazione dei lavoratori, dei loro diritti e della loro sicurezza e dignità”, sottolineano i tre europarlamentari italiani promotori della risoluzione.