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Tim, Genish: “Elliott valuti il piano, noi aperti al confronto”

Imagoeconomica

Si scalda il confronto Italia-Usa in casa Telecom Italia. “Siamo aperti al dialogo con tutti gli azionisti, ma loro valutino il nostro piano ed eventualmente ne presentino uno loro al board e all’assemblea”. Così l’ad di Tim, Amos Genish, ha risposto al fondo americano Elliott, che martedì ha annunciato di voler raggiungere il 6% del capitale di Telecom, raddoppiando in sostanza la partecipazione attuale e superando così la soglia del 5%, il minimo per poter presentare una lista in assemblea. Il manager ha parlato in una conference call con i giornalisti dopo che questa mattina il gruppo ha presentato il nuovo piano industriale con 9 miliardi di investimenti al 2020 e i conti del 2017 – chiuso in crescita – annunciando anche che il Cda ha dato il via libera allo scorporo volontario della rete.

[Leggi anche Tim: separazione rete, nuovo piano e conti in crescita]

Genish ha precisato che al momento “non c’è stato riscontro” fra Elliott il board Telecom. Tra l’altro, ha sottolineato l’ad, le critiche del fondo all’operato del management “sono state espresse prima della pubblicazione del piano industriale, diffuso ieri alle 10”. Genish ha sottolineato che Telecom è aperta alle discussioni “con tutti gli azionisti e anche con Elliott. Del resto, l’obiettivo comune è creare valore. Sono disposto a sedermi con loro per capire cosa vogliono cambiare, anche se il loro annuncio era un tentativo di arrivare a conclusioni prima della pubblicazione del nostro piano ambizioso e solido che copre i pilastri fondamentali. Ci devono dire cosa vogliono con un piano che dovranno presentare al board e in assemblea. Per adesso, ritengo che non abbiano avuto il tempo di guardare il nostro piano”.

Genish, allineandosi al commento rilasciato a caldo ieri dal presidente, Arnaud de Puyfontaine, ha aggiunto: “Non possiamo che dare il benvenuto a tutti gli azionisti. Accogliamo favorevolmente i dialoghi costruttivi e utilizzeremo qualsiasi feedback per migliorare il valore della società”.

“POSSIBILI DIVIDENDI NEI PROSSIMI ANNI”

“Nei prossimi anni, nell’arco del piano industriale, se verranno rispettate le guidance finanziarie, saremo in grado di prendere in esame lo stacco di dividendi – ha aggiunto Genish – In ogni caso, il pagamento dei dividendi nei prossimi anni non è stato né discusso né approvato dal board di ieri”, in cui si è deciso che verrà staccato un dividendo per le sole azioni di risparmio.

“JV CON CANAL+ CONGELATA, FAREMO PARTNERSHIP PER CONTENUTI”

Quanto alla jointe venture con Canal+, “l’approvazione sta richiedendo troppo tempo e non si può rimanere bloccati a lungo – ha continuato Genish – La joint venture è congelata, poi faremo delle valutazioni successive. Adesso il focus è sulle partnership per le coproduzioni e i contenuti. Stiamo negoziando con vari fornitori di contenuti per ampliare l’offerta di prodotti. I negoziati sono in corso con diversi studios, ci potrebbero essere annunci. E c’è da vedere come andrà a finire sui diritti per le partite di calcio”.

“LA RETE? CERCHEREMO DI INSTAURARE RAPPORTI COL NUOVO GOVERNO”

Genish ha sottolineato che negli ultimi mesi la società è riuscita a tessere buoni rapporti con il Governo e le autorità, ma alla fine è “neutrale da un punto di vista politico”, per cui cercherà di allacciare buoni rapporti anche con il nuovo Governo che si potrebbe formare. Ad ogni modo, “ogni evoluzione sulla rete sarà una decisione di business. Sono importanti i rapporti con i regolatori e quelli non cambiano”.

“SU PERSIDERA POSSIBILI OFFERTE VINCOLANTI NEI PROSSIMI GIORNI”

Il ceo di Telecom Italia ha confermato che per Persidera non ci sono cambiamenti, anche se tutto dipenderà anche dalla posizione del socio Gedi. Genish ha precisato che la cordata di Rai Way rimane un potenziale compratore, ma anche “nei prossimi giorni potrebbe essere presentata una nuova offerta vincolante”. In ogni caso, per il gruppo Telecom “quello di Persidera è un business piccolo”.

“NO FUSIONI NÉ ACQUISIZIONI IN BRASILE, PER ORA”

Sul versante brasiliano, Genish ha lasciato la porta aperta a eventuali operazioni straordinarie, ma ha indicato che i piani per la controllata carioca – almeno per adesso – sono stand alone, complice anche il fatto che la situazione di Oi si sbloccherà nel 2019. “Discussioni per possibili consolidamenti sul mercato brasiliano ci sono – ha detto – ma questo non è il momento giusto. Oi dovrebbe uscire dal chapter 11 l’anno prossimo. Le eventuali opzioni di M&A saranno prese in considerazione, ma Tim Brasil ha un potenziale di crescita stand alone e bisogna stare attenti a non metterlo a rischio”.

“SU INWIT APERTI A OGNI POSSIBILITÀ”

“Siamo aperti a ogni possibilità potenziale sull’asset, sempre che si preservi la nostra presenza strategica”, ha concluso Genish in riferimento a Inwit.

A fine mattinata il titolo Telecom guadagna lo 0,9% in Borsa.

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