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Telemarketing, dal 19 agosto stop alle chiamate con numeri italiani falsi: cosa cambia e i limiti del blocco Agcom

Pixabay

Dal 19 agosto rispondere al telefono sarà un po’ più sicuro. Entra infatti in vigore la prima parte del nuovo regolamento Agcom contro lo spoofing, la tecnica che permette ai call center molesti (e ai truffatori) di mascherarsi dietro numeri italiani fasulli, spesso con prefissi rassicuranti come lo 06 o lo 02. Gli operatori telefonici avranno l’obbligo di bloccare tutte le chiamate provenienti dall’estero che simulano numeri fissi italiani. In caso di violazione, le multe potranno arrivare fino a 1 milione di euro.

Il calendario della stretta prevede due step:

  • 19 agosto 2025: blocco delle chiamate dall’estero che si spacciano per numeri fissi italiani.
  • 19 novembre 2025: estensione anche alle numerazioni mobili, con un filtro più complesso capace di distinguere chi è realmente in roaming all’estero da chi falsifica l’identità.

Come funziona lo spoofing

Lo spoofing è la maschera digitale dei call center abusivi. Chi chiama utilizza software in grado di falsificare l’ID del numero, facendo apparire sul display dell’utente un recapito “innocuo”, spesso identico a quello di banche, compagnie energetiche o enti pubblici.

Un inganno che moltiplica le possibilità di truffa: il destinatario, convinto di avere a che fare con un numero “di casa”, risponde e cade nella rete di offerte commerciali aggressive o, peggio, di tentativi di frode finanziaria.

I limiti del sistema

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, mette subito in chiaro le cose, “è un primo passo, non la fine delle telefonate indesiderate”. I filtri introdotti dall’Agcom, infatti, lasciano ancora aperte diverse falle.

Le chiamate che arrivano con prefissi internazionali continueranno a passare senza ostacoli, così come quelle che partono da call center italiani “compiacenti”, che operano al limite delle regole o le aggirano. A queste si aggiungono poi tutte le telefonate fatte tramite internet o applicazioni come WhatsApp, che restano del tutto escluse dal nuovo sistema di blocco.

Tradotto: lo spam telefonico diminuirà, ma non scomparirà.

Un business miliardario

Il telemarketing in Italia è un settore da 3 miliardi di euro l’anno, con oltre 2.000 call center attivi e circa 80.000 addetti. Ma accanto agli operatori regolari prospera un esercito di call center sommersi, soprattutto all’estero, che operano nell’anarchia più totale.

Nonostante i 32 milioni di iscritti al Registro delle Opposizioni, ogni italiano riceve in media 5-8 chiamate commerciali a settimana: 15 miliardi di telefonate indesiderate in un anno.

Cosa cambia per i cittadini

Da martedì sarà più difficile che sullo schermo compaia un finto numero fisso italiano. Da novembre toccherà anche ai cellulari. Ma attenzione, i truffatori non resteranno fermi. Potrebbero spostarsi su numeri internazionali, piattaforme VoIP o messaggi via app.

La regola d’oro resta la stessa. Diffidare di chi chiama per chiedere dati personali o bancari. Perché, anche con i nuovi filtri, la vera battaglia contro il telemarketing molesto si gioca ancora sulla prudenza degli utenti.

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